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Foti in redazione: «Fratelli d'Italia mai al governo con Pd o 5 Stelle»

Il parlamentare di Fratelli d’Italia è il primo ospite di una serie di appuntamenti settimanali con i protagonisti della comunità piacentina. Dal deputato critiche a Bersani (LeU) e De Micheli (Pd), ma anche agli alleati che hanno votato il Rosatellum

È stato il parlamentare di Fratelli d’Italia Tommaso Foti il primo ospite di una serie di appuntamenti d’approfondimento curati dal giornalista Andrea Pasquali. Nella redazione de IlPiacenza.it, settimanalmente, Pasquali intervisterà in diretta Facebook protagonisti nella vita piacentina. Visto il momento, non si poteva non partire con un approfondimento politico. Foti è un decano della politica piacentina: è stato rieletto in Parlamento dopo che aveva ricoperto il ruolo di deputato dal 1996 al 2013. «Il centrodestra deve essere incaricato di guidare il Governo, facendo appello alle altre forze di non impedire la sua formazione. Fratelli d’Italia non si muove di un centimetro dal programma e da quanto detto in campagna elettorale. Altre soluzioni non ci sono, per noi. Non si può fare un governo di centrodestra – ha spiegato Foti parlando dell’incerto scenario attuale nazionale - con chi pensava che l’immigrazione fosse una paturnia del centrodestra (mi riferisco al Pd), né con chi come il Movimento 5 Stelle ci accusava di chiedere il voto alla Mafia al Sud e poi propone un reddito di cittadinanza».

Fratelli d’Italia aveva altre idee sulla legge elettorale. «Ignazio La Russa aveva fatto altre proposte, noi eravamo per un premio di maggioranza, ma alcune forze del centrodestra – Lega e Forza Italia -hanno votato la legge attuale e così con una coalizione da oltre due milioni di voti in più del centrosinistra del 2013, non possiamo governare, mentre il Pd ci è riuscito». Fd’I non riesce a ottenere il successo di Alleanza Nazionale, come mai? – ha scritto un lettore -.. «E’ cambiato il clima politico, oggi c’è un sistema tripolare e abbiamo dovuto rifondare un partito dopo l’uscita di scena ingloriosa di Gianfranco Fini. Siamo ripartiti da zero e ora abbiamo 50 parlamentari. A destra abbiamo una concorrenza di persone che pensano di essere più pure degli altri, e la Lega ci fa concorrenza rispetto al passato perché ora è una forza nazionale che ha intercettato un voto di protesta. Ma ha raccolto anche la speranza, perché promette di cancellare la legge Fornero. Il nostro non è un programma alla Wanna Marchi, non promettiamo tutto».

Nel mirino anche una possibile conquista storica: la Regione Emilia-Romagna. Si andrà a votare nel 2019. «Per conquistare la Regione ci vuole intelligenza politica e strategica, bisogna allargare la squadra ad esperienze civiche fatte di amministratori che sul territorio affrontano i problemi». Un commento anche sulla Giunta Barbieri. «Si è visto un cambiamento nelle facce rispetto al passato, sono meno tristi rispetto a prima. Sono andate a conclusione partite dimenticate nel cassetto, certo è che il cambiamento non si misura in soli sei mesi. Il mandato dura cinque anni, nei primi cento giorno il 10% dei dipendenti comunali non poteva lavorare per l’inchiesta sui furbetti del cartellino».  

Nessun commento sul suo futuro politico. Foti è anche consigliere regionale (carica incompatibile con quella parlamentare) e consigliere comunale (non c’è incompatibilità, può rimanere a Palazzo Mercanti). «Questo tormentone interessa solo i giornalisti e i consiglieri comunali d’opposizione che sperano di levarsi dalle scatole una persona scomoda. Di certo non sono un accentratore di cariche, e poi sono stato eletto a furor di popolo». E sui cinque parlamentari piacentini eletti: «Sono cinque quelli residenti, poi in realtà Pier Luigi Bersani (LeU) non si è mai dato da fare per Piacenza e non è mai stato candidato qui». E su Paola De Micheli (Pd), un'altra stoccata: «Si sta impegnando per il Centro Italia adesso. Dopo l’incarico da commissario alla ricostruzione del Centro Italia si occuperà dell’Onu». Sulla pagina Facebook de IlPiacenza è possibile rivedere e ascoltare tutta la diretta.

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