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Verso le elezioni / Besurica

«La persona al centro di ogni scelta amministrativa»: ecco le proposte di Fratelli d'Italia

I candidati under 40 della lista a sostegno di Patrizia Barbieri, hanno presentato i «punti per un programma di governo della città». Si parla di buona Amministrazione, sicurezza, economia , rigenerazione e promozione del territorio, giovani, anziani e terzo settore

I candidati under 40 della lista di Fratelli d’Italia, a sostegno della candidatura di Patrizia Barbieri, hanno presentato i «punti per un programma di governo della città», da «scrivere insieme ai piacentini, dopo essersi pubblicamente confrontati con i rappresentanti delle categorie economiche». I candidati si sono presentati alla Besurica nella mattinata di sabato 7 maggio per condividere «appunti che muovono da una precisa finalità: la persona umana, quale principio e fine dell’azione politica, messa al centro di ogni scelta amministrativa. Una scelta che, come detto, si incentra sulla persona - con i diritti e i doveri che le spettano, dal concepimento fino alla sua naturale fine attraverso le diverse fasi della vita - sostenendola quando necessario, lasciandola pienamente libera di esprimersi quando non occorre». Si parla di buona Amministrazione, sicurezza, economia locale, rigenerazione e promozione del territorio, giovani, anziani e terzo settore. Ad illustrare le tematiche a cuore di Fratelli d’Italia c’erano Marco Colosimo, Gloria Zanardi, Sara Soresi, Bruno Di Lorenzo, Beatrice Carvani e Lucia Zonacati.

«Per anni, il Comune di Piacenza nelle mani di quella sinistra che oggi vorrebbe appropriarsi del nostro lavoro, ha subito passivamente l’indifferenza politica del Governo nazionale e di quello della regione Emilia-Romagna. La sinistra al governo della città ha infatti abbassato troppe volte la testa, tant’è che Piacenza, negli ultimi dieci anni, ha perso milioni di euro prima trasferiti dallo Stato. La forte interazione tra Piacenza e i luoghi delle decisioni politico-amministrative attuata dal sindaco Barbieri ha impedito a Piacenza di continuare a subire discriminazioni, decisioni e imposizioni di altri – è stato spiegato ricordando i progetti presentati e finanziati -. Il centrodestra, con buona pace di chi lo critica solo per partito preso, non è stato di certo con le mani in mano, avendo ben chiaro che è anche grazie a nuovi importanti investimenti pubblici che la città può tornare a crescere».

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Sul tema sicurezza secondo i giovani candidati occorre fare di più «affinché una città cresca e nella quale le persone possano vivere con serenità». Per Fratelli d’Italia «serve la presenza anche del personale militare per strada, oltreché l’attività della polizia locale sul territorio comunale sia sempre più avvertita anche grazie ad una rete di presidi mobili, necessari per contrastare più efficacemente la prostituzione, lo spaccio di droga e il commercio abusivo». «Siamo in presenza anche di un’immigrazione irregolare che, spesso, rifiuta le nostre regole del vivere civile. Al riguardo il vero razzismo è quello di permettere, come hanno fatto i Governi nazionali che si sono succeduti in questi ultimi tre anni, che i flussi migratori continuino ad alimentare la delinquenza e l’illegalità, come se chi giunge sul nostro territorio possa serenamente convivere con noi senza lavoro o senza diritti. Infine, occorre impedire che qualcuno, anche se fugge da teatri di guerra lontani, s'illuda di vivere di assistenza e carità per il resto della vita».

Preoccupano poi i temi economici, il lavoro e la crisi demografica. «Occorre rilanciare con forza un patto sociale che miri a rigenerare la nostra società, convinti come siamo che non saranno di certo le politiche migratorie a risolvere il problema della denatalità. La crescita dell’offerta lavorativa e il rilancio della natalità sono, dunque, due elementi chiave della futura azione amministrativa, la via maestra per la sostenibilità del bilancio comunale, gli obbiettivi primari per raggiungere una vera prosperità diffusa. Nei prossimi cinque anni di governo della città, vanno intraprese tutte le azioni possibili per facilitare l’attività economica e per favorire l’insediamento nel nostro territorio di nuovi investitori ed imprese, ritenendoli fondamentali per l’economia locale, anche in ragione dell’incremento dei posti di lavoro».

Per far crescere il territorio secondo Fratelli d’Italia la logistica e l’insediamento di industrie sono «una formidabile opportunità, a meno che qualcuno preferisca continuare ad assistere passivamente alla fuga dalla città di migliaia di persone che, in particolare in Lombardia, trovano opportunità di lavoro e, soprattutto i giovani, anche di residenza. Proprio perché il consumo del suolo oggi assume un rilievo importante per la qualità della vita di una città, è forse qui il caso di pensare che, per evitare di utilizzarne inutilmente altro, occorre dare spazio a quelle attività rivolte al futuro, piuttosto che a quelle che non ne avranno alcuno. La rete commerciale è una delle risorse fondamentali per lo sviluppo economico della città, un autentico tessuto connettivo di servizi ed attività economiche che sono contemporaneamente ricchezza sociale e patrimonio imprenditoriale». 

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Si è parlato di crescita del territorio anche in merito valorizzazione e riconversione di aree come quella «dell’attuale ospedale, dell’area dell’ex Pertite - quella sulla quale la candidata sindaco del PD voleva costruire il nuovo ospedale - al fine della sua utilizzazione a parco pubblico, previa realizzazione - nel luogo che l’autorità militare indicherà - della pista prova carri, del bastione del Castello Farnesiano e dell’area verde parallela a Via XXIV Maggio, così da consentire il completamento del Parco delle Mura». In fine «la consegna della parte antica della caserma Niccolai (Piazza Casali) e dell'attigua Piazza d'armi, anche per una compiuta valorizzazione del compendio storico-artistico di San Sisto. Fratelli d’Italia denuncia qui il fatto che oramai da anni non risulti ultimata, da parte del Ministero della Difesa, la costruzione di due palazzine, ubicate all’interno dell’area dell’ex caserma Artale, destinate ad alloggi per il personale militare in servizio alla Caserma Niccolai. Una vicenda grottesca che, nei fatti, continua ad impedire il trasferimento delle attività svolte attualmente nella caserma Niccolai e, conseguentemente, ne preclude una diversa fruibilità. Quanto al recupero di alcune aree dismesse già previsto negli strumenti urbanistici ma mai attivato, occorrerà procedere ad un riesame delle funzioni a suo tempo individuate, e ciò ad un duplice fine: evitare la realizzazione di immobili poi destinati a rimanere vuoti, rendere più verde la città».

In tema promozione della città si pensa alla ricandidatura di Piacenza a “Capitale italiana della cultura”, alla valorizzazione della rete di chiese, al riconoscimento Patrimonio Unesco della via Francigena, anche in vista del secondo Grande Giubileo con Papa Francesco, nel 2025. Il Comune poi deve «essere amico dei giovani, offrendo loro qualcosa di più di una card per acquisti scontati, qualche concerto, sparute occasioni d'aggregazione, ma perché ritiene che passi da loro il futuro di Piacenza. Fratelli d’Italia propone che siano previsti specifici incentivi per le start up giovanili, nonché attività di sostegno alla micro imprenditorialità giovanile, anche attraverso l’esenzione dal pagamento delle imposte comunali nei primi due anni d’avvio dell’attività». «Purtroppo, sono ancora in tanti, a Piacenza, che sottovalutano l'importanza della presenza del Polo universitario, fattore di sviluppo e opportunità di crescita per il territorio. Piacenza non può essere un corpo a sé stante dall’Università, essendo quest’ultima parte fondamentale della città stessa. E così è pure per le altre istituzioni scolastiche che, ai vari livelli, contribuiscono non solo all'istruzione ma anche all'educazione dei giovani».

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In fine, in tema di anziani e terzo settore è stato spiegato: «Occorre rendere la città amica delle persone anziane, della loro fragilità, divenendo compartecipi delle loro condizioni di infermità, di disagio o di malattia. È arrivato il tempo in cui è l’anziano ad aver bisogno di cure e vorrebbe poter contare sul supporto dei propri cari, occorre attivare tutte le soluzioni, anche economiche, per cercare di evitare l’ospedalizzazione mediante la promozione di una sempre più capillare ed efficace medicina territoriale e prolungare per quanto possibile la sua vita in abitazione a contatto con i propri cari». E sulle associazioni: «C’è una grande rete diffusa: con loro vogliamo proseguire l’attività di confronto e di cooperazione, nella piena convinzione che il Comune non ad esse deve sostituirsi ma con esse deve collaborare per raggiungere quell’obiettivo alto e prezioso che è il bene comune».

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