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Si vota il 25 settembre

Elezioni, Foti: «Nessuno pensi che la partita sia già vinta»

Il parlamentare uscente (e candidato all’uninominale e al proporzionale) presenta gli altri rappresentanti di Fratelli d’Italia nei collegi piacentini

I collegi dell’uninominale piacentini non sono già assegnati al centrodestra. Idem la maggioranza parlamentare. Parola di Tommaso Foti, deputato uscente di Fratelli d’Italia e candidato alla Camera (all’uninominale per il centrodestra unito e capolista nel proporzionale per il suo partito), che ha chiamato a raccolta amministratori locali, dirigenti e militanti nella sede di Fd’I di via Stradella. Foti ha voluto presentare anche gli altri candidati del partito di Giorgia Meloni che corrono nei collegi che riguardano Piacenza. Con lui, Michele Barcaiuolo, Gaetana Russo (candidati alla Camera), Alessandro Aragona e Gianluca Vinci (al Senato, il secondo è parlamentare uscente).  

«Il 25 settembre – ha esordito Michele Barcaiuolo, collega del piacentino Giancarlo Tagliaferri in Assemblea regionale - due scelte: un cambiamento o rimanere come gli ultimi dieci anni. Qualora non ci fosse un successo elettorale che consente al centrodestra di governare, l’alternativa è il solito Governo con Pd e 5Stelle per arginarci. In questi anni si è messo insieme tutto e il contrario di tutto, ora basta con i compromessi al ribasso. Fd’I dovrebbe essere il partito preferito dagli italiani, servono scelte chiare».

«A Roma nelle ultime settimane – ha detto il reggiano Gianluca Vinci – il Pd ha tenuti immobilizzati i lavori parlamentari per provvedimenti come il Ddl Zan, quello sulla cannabis, mentre la questione più importante del Paese è l’energia. Enrico Letta è stato onesto, ha parlato delle “devianze” in campagna elettorale, sono quelli i loro temi». Vinci si aspetta una rivincita dopo la sconfitta alle Amministrative di Piacenza. «Qua c’è stato un problema, una svista, alle ultime Comunali: abbiamo la possibilità di rifarci all’uninominale e mandare il Pd all’opposizione, per risolvere i problemi del Paese. Poi proprio in questo collegio c’è una delle peggiori candidate, la De Micheli, nel listino: non possiamo dare il potere di fare altri disastri a questi».

La candidata Gaetana Russo è un avvocato di Salsomaggiore, funzionario del Ministero dei Trasporti alla motorizzazione di Parma. La sua cittadina, Salso, fa parte del collegio piacentino. «Tutti i problemi del trasporto, dei rincari, dell’energia delle aziende - spiega Russo - che lavorano in questo settore arrivano sulle scrivanie dei nostri uffici. Le aziende si stanno cancellando dall’albo o preferiscono tenere gli autocarri fermi in questo momento, non facendo revisioni, perché sono in difficoltà. Se non interveniamo ora ci saranno gravi conseguenze».  

Il reggiano Alessandro Aragona è invece un funzionario di un istituto di credito. «Come partito dobbiamo rappresentare le istanze del ceto medio produttivo italiano - ha aggiunto -, ovvero quelle imprese familiari che lavorano tutti i giorni, che tirano su la serranda al mattino e s’impegnano. Attività che vogliono lavorare liberamente, con una pressione fiscale sostenibile, oggi purtroppo soffocate dalla burocrazia, da una giustizia lenta. Lo Stato vessa il contribuente e poi sparisce quando serve. Questa occasione – le elezioni del 25 settembre - non si può farla scappare, dopo le delusioni che hanno dato altri partiti negli anni scorsi».

FOTI: «FALSO DIRE CHE IL CENTRODESTRA TUTELERA’ I RICCHI»

Il decano Foti ha chiesto il massimo impegno da parte di tutti, amministratori locali e militanti del partito. «Nessuno pensi che la partita sia già vinta – è la sua richiesta - o che i sondaggi abbiano ragione. Nessuno pensi di rimanere in vacanza». Poi, un altro invito a portare avanti una compagna elettorale moderata nei toni. «Non abbiamo di fronte delle persone che dobbiamo combattere come persone: ogni avversario merita rispetto. Ma è su quello che sostiene che si può battagliare». Per Foti la questione dell’uninominale non è già chiusa, come invece sostengono i sondaggisti (a favore del centrodestra). «Il collegio di Piacenza non è stato già vinto – ha precisato - fino all’ultimo minuto si è in campagna elettorale, con stile, senza offendere nessuno. Vedo una brutta personalizzazione a livello nazionale: la si vuole buttare in rissa. “Se vince il centrodestra tutelerà i ricchi”, si dice. Poi, però, i giornali si accorgono che nelle fabbriche si voterà Giorgia Meloni, dopo aver dato fiducia alla sinistra. Non è colpa nostra se tanta gente si è accorta che la sinistra è più adatta ai salotti, che non al lavoro autonomo e dipendente». Due parole le ha spese anche per la questione energetica. «Comunque non è tutta colpa della guerra se le bollette si sono rincarate: già dalla fine del 2021 stavano aumentando. O la ricetta è quella di fissare il tetto del gas, oppure l’altra risposta è abolire il reddito di cittadinanza. Lo diciamo pensando di perdere anche i voti di quelle persone: quei soldi servono per altro, in questo momento». Infine, Foti guarda già al dopo elezioni. In caso di vittoria bisognerà rimboccarsi le maniche. «La differenza la faranno gli elettori il 25, poi speriamo che ci sia un “centrodestra che faccia il centrodestra”. Senza fare melina, senza far passare i mesi prima di intervenire». Intanto, Fratelli d’Italia apre ufficialmente la campagna elettorale martedì 6 settembre alle 21 in Sant’Ilario.

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