rotate-mobile
Politica

Gallini (Udc), «Dalla società civile il prossimo candidato sindaco del centrodestra»

Il presidente provinciale dell’Udc lancia un appello agli altri esponenti locali del centrodestra per iniziare a costruire un percorso comune per il futuro di Piacenza. «Ci vuole un candidato di alto profilo non politico e una squadra compatta pronto a sostenerlo»

Mancano ancora due anni e mezzo alle Comunali di Piacenza del 2017, eppure qualche partito è già proiettato verso questa scadenza elettorale. A pensare al futuro è chi le elezioni scorse le ha perse, lasciando campo libero all’ingresso dell’Amministrazione Dosi a Palazzo Mercanti.  «Purtroppo nel centrodestra non siamo attualmente uniti in modo coeso – ammette Pierpaolo Gallini, presidente provinciale dell’Udc e candidato sindaco nel 2012 - e non c’è sintesi tra tutte le componenti. Quando siamo riusciti a presentare candidati condivisi e di valore, abbiamo vinto, come dimostrano le Provinciali del 2009 con Trespidi presidente o il successo del 1998 con Guidotti sindaco del capoluogo. In questi casi non prevalsero egoismi, individualismi e divisioni, e arrivammo ad amministrare, bene, questi due enti».

Gallini si offre per ricostruire il centrodestra locale da una solida base. «Speriamo di arrivare all’importante appuntamento del 2017, con un candidato sindaco di alto profilo e una squadra compatta pronta a sostenerlo senza incertezze. Io credo che il prossimo candidato del centrodestra debba per forza arrivare dalla cosiddetta società civile. Non credo proprio che sarà un esponente politico. Dobbiamo cercare un candidato credibile, un libero pensatore, al di fuori della politica piacentina».

«Fosse per me – continua l’ex assessore provinciale della giunta Trespidi – l’Udc dovrebbe fondersi, oltre che con il Nuovo Centrodestra, anche con Forza Italia. Sono questi tre partiti che portano avanti le idee e i valori del Partito Popolare Europeo. Dovremmo perciò metterci insieme per risultare più forti e rilevanti. Questo progetto a Piacenza l’abbiamo un po’ già provato conl’esperienza alle ultime elezioni Provinciali, dove abbiamo organizzato una lista unitaria».

Il presidente dell’Udc fa “mea culpa” sulle esperienze di una coalizione di centrodestra a livello locale del recente passato. «La sinistra mette tutto nel calderone, poi al momento giusto – ovvero le elezioni – riesce a mettere da parte divisioni e polemiche, in funzione della vittoria. Loro sono anche più abili nel gestire le clientele di potere, conoscono meglio di noi il mondo dell’associazionismo: la sinistra ottiene questi voti, quelli che riceviamo noi invece sono molto spesso solo “voti d’opinione”. A Castelsangiovanni ci siamo uniti e, nonostante si sia staccata da noi la lista civica – siamo riusciti a spuntarla. Dovremmo riflettere su questo».

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Gallini (Udc), «Dalla società civile il prossimo candidato sindaco del centrodestra»

IlPiacenza è in caricamento