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Gazzola: «Ricucire le lacerazioni nel centrosinistra»

L’assessore al bilancio dice la sua in vista delle Amministrative

«L’esito referendario dello scorso 4 dicembre – esprime in una riflessione l’assessore al bilancio Luigi Gazzola - dopo anni di progressiva disaffezione dal voto e verso la politica, ha segnato una grande partecipazione, in particolare dei giovani, e indicato in modo chiaro la volontà degli elettori da un lato di voler contare nelle scelte che li riguarda, dall'altro che la politica si occupi dei loro problemi. Prendere atto del risultato facendo finta che non sia accaduto nulla sarebbe un errore. Per il centrosinistra quel risultato rappresenta l'opportunità e la necessità di aprire un dibattito molto franco anche in vista delle prossime elezioni amministrative per cercare, pur nella chiarezza delle differenti posizioni, di trovare prospettive e contenuti condivisi per fare squadra in un percorso unitario. Il dibattito, ammesso che ci sia, sembra però avere allo stato i contorni dell'immobilismo e del “non so che pesci pigliare” mentre i tempi, a tre mesi dal voto, sarebbero più che maturi. Alcuni dei promotori del locale Comitato per il NO, che già hanno dimostrato una forte capacità aggregativa, hanno lodevolmente formulato nei giorni scorsi l'auspicio di una proposta politica condivisa per la città e lanciato un appello alla mobilitazione per dare un'anima ad un "nuovo inizio".

La strada per favorire il successo di un nuovo inizio non può però dare per scontate primogeniture e fughe in avanti unilaterali ma, per essere credibile, deve puntare al consenso prima che ai consensi attraverso un percorso di ampia partecipazione democratica che tutte le forze in campo hanno il dovere di promuovere. Inevitabilmente, se si vogliono superare davvero, sia pure in un quadro politico generale devastato, le odierne lacerazioni e non acuirle, soprattutto ridurre la distanza tra politica e cittadini.

Sull'esperienza dell'amministrazione uscente è noto che il giudizio non è univoco ma costellato da luci ed ombre, quest'ultime non imputate solo alle difficoltà del momento storico. E' necessario allora migliorare la capacità di lettura della città sapendo mettere a fuoco gli eventuali elementi di debolezza dell'azione amministrativa attraverso la lente dei diversi punti di vista e delle sensibilità che vivono la città. Purchè ciascuna sensibilità accanto a ciascuna forza politica, se davvero interessate a costruire un progetto comune condiviso, siano in primo luogo responsabilmente disponibili a farsi opposizione da sè prima che ad arroccarsi su inespugnabili convinzioni quando non irrimediabili pregiudizi. Perché la proposta per il futuro governo della città non può essere un "menu à la carte" in cui ciascuno sceglie solo ciò che gli piace e trascura il resto. Condivido l'auspicio dei referendari di ricucire le lacerazioni a partire dalle buone idee e offrire attorno ad esse una immagine unitaria, condizioni minime indispensabili per affrontare una competizione elettorale sul cui scenario il centrosinistra non è solo e dovrà avere un consenso assai più ampio di quello dei singoli partiti per riuscire a vincerla».

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