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Ghisoni e Gazzolo (Pd) in visita all'Arp: «Occorrono nuovi invasi e una nuova legge sul deflusso»

I candidati alle Regionali Alessandro Ghisoni e Paola Gazzolo hanno fatto tappa all’Arp di Gariga: «Ci vogliono certezze sulle risorse idriche per l’agricoltura»

È cominciato dall'azienda Arp di Gariga, leader nella trasformazione del pomodoro, il tour che Alessandro Ghisoni, candidato del Partito Democratico alle elezioni regionali del 23 novembre, compierà in varie realtà produttive del territorio per ascoltare le richieste degli imprenditori e presentare le sue proposte.  Ghisoni, accompagnato dall'altra candidata piacentina, l'assessore regionale uscente Paola Gazzolo, e dal sindaco di Podenzano Alessandro Piva, neoconsigliere provinciale con delega all'agricoltura e all'Expo, ha incontrato il direttore dell'Arp Stefano Spelta e il presidente Piergiorgio Bassi. «Il nostro settore – ha esordito Spelta – non ha vissuto la crisi che ha colpito altri comparti, ma uno dei problemi più sentiti è quello di dare continuità al lavoro, messo a rischio dallo scarso ricambio generazionale. L'altro tema che ci tocca da vicino è quello delle risorse idriche, ancora troppo precarie e condizionate dagli andamenti stagionali del tempo». Ghisoni si è soffermato sull'azione che la Regione può mettere in atto per favorire il lavoro di qualità: “Il lavoro è la nostra stella polare, per combattere innanzitutto la disoccupazione giovanile, che anche nella nostra regione è arrivata a livelli mai visti. E' indispensabile incentivare l'etica nel lavoro e il pieno rispetto delle regole, ma non basta; occorre sostenere quelle filiere, come quella del pomodoro, che ha portato tanta ricchezza al nostro territorio. Uno dei miei obiettivi è quello di semplificare la vita alle imprese, sburocratizzare, velocizzare i tempi, e anche abrogare certe leggi. Ad esempio è necessario rivedere profondamente quelle sulla pianificazione territoriale, il processo deve diventare molto più rapido per consentire ai comuni e alle nuove unioni di stare al passo coi bisogni del territorio, dei cittadini e delle aziende». 

In tema di risorse idriche, Ghisoni ha posto l'esigenza di modificare la normativa sul deflusso minimo vitale. Occorre avere il coraggio di rivedere la legge attuale, per il Nure i parametri andranno certamente cambiati, mentre dobbiamo arrivare in tempi rapidi alla progettazione e realizzazione di qualche nuovo sbarramento per rispondere alle necessità di tutela del territorio in caso di piene e alla richiesta di risorse idriche dell'agricoltura. E' il momento di agire, basta con le parole. Voglio ricordare che le attività agricole sono una straordinaria forma di tutela e di prevenzione del dissesto idrogeologico».  Sulla stessa lunghezza d'onda Paola Gazzolo che ha ricordato l'importante modifica introdotta del disciplinare relativo alla diga del Brugneto. «Ci sono le condizioni per arrivare a una gestione delle risorse idriche ancora più integrata con Genova e la Liguria. Per quanto riguarda il Nure, anche in questo caso è fondamentale perseguire un buon uso dell'acqua e nuove possibilità di stoccaggio con microinvasi anche in montagna». La Gazzolo ha ricordato il progetto di “Appennino sicuro” che si propone di incentivare l'agricoltura di montagna con contributi diretti e agli enti locali per migliorare la sicurezza del territorio e la sua attrattività. 

«Penso che Piacenza debba fare la differenza in una Regione – ha puntualizzato l'assessore uscente – che ha già compiuto sforzi importanti nella direzione della semplificazione normativa nell'agricoltura, basti pensare all'introduzione del registro unico dei controlli voluto dall'assessore Tiberio Rabboni. Inoltre il nuovo Psr, il piano di sviluppo rurale, conterrà importanti indicazioni per fronteggiare i cambiamenti climatici e valorizzare le risorse idriche». 

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