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Martedì, 26 Settembre 2023
Politica

Argellati (Fi): «Bacini di raccolta per contrastare la siccità in agricoltura»

Il candidato forzista alla Camera: «Efficientamento e fonti rinnovabili per l’autosufficienza energetica»

«L’attuale e sempre più grave crisi energetica, che sta pesantemente condizionando l’Italia più di altri Paesi europei, necessita interventi tempestivi e strutturali. Le misure temporanee concepite dall’attuale Governo, seppur apprezzabili, non stanno sortendo gli effetti auspicati: molte aziende sono state costrette a diminuire la produzione a scapito degli ordinativi, nel commercio si registrano continue e quotidiane cessazioni causate dall’impossibilità di far fronte ai costi energetici, che continuano a gravare in maniera preoccupante anche sui bilanci delle famiglie italiane». Così Gianluca Argellati, sindaco di Vigolzone e candidato di Forza Italia nel listino plurinominale alla Camera, nel collegio di Piacenza.

«Nell’ottica di una transizione sostenibile – aggiunge Argellati - è oggi più che mai indispensabile approntare un piano per l’autosufficienza energetica, basato sull’aumento della produzione da fonti rinnovabili e sull’eventuale nuova realizzazione di pozzi di gas naturale di cui la Pianura Padana, come ci ha insegnato Mattei, è ricca. Nel periodo dell’ultimo governo Berlusconi l’Italia importava da altri Paesi circa il 19% del fabbisogno nazionale di gas; oggi, a causa del completo disinteresse dimostrato dai successivi governi tecnici e di centrosinistra, siamo arrivati addirittura al 46%.

Un piano energetico, quindi, in grado di garantire all’Italia l’autosufficienza e in un prossimo futuro anche l’indipendenza, che tenga conto, eventualmente, anche del ricorso al nucleare di ultima generazione, molto più sicuro e green di altre fonti energetiche attualmente utilizzate. Non dimentichiamo che appena oltre confine, in Francia, sono attivi ben 56 reattori nucleari per la produzione di energia elettrica. Richiamo la Pianura Padana, dove l’agricoltura è non solo un’eccellenza ma anche una consistente voce del Pil, per ricordare che la siccità di quest’estate ha messo a nudo, oltre a quelli legati alla crisi energetica, anche i problemi relativi alla gestione delle acque. La necessità di creare nuovi pozzi per l’irrigazione ha infatti determinato un consistente aumento dei costi energetici, e un conseguente impoverimento delle falde. Per questo siamo convinti della necessità di un nuovo piano di regimentazione delle acque, basato non solo su una migliore e più capillare distribuzione dei canali irrigui, ma anche sulla creazione di nuovi bacini per la raccolta e la gestione delle acque piovane».

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