Giardini Margherita, Zandonella: «Nessuno scommetteva sul recupero». Cugini: «Avete solo sprangato gli accessi»

Botta e risposta in Consiglio comunale sulle condizioni dei Giardini Margherita, nell’area del quartiere Roma (Porta Galera), a due passi dalla stazione ferroviaria. Il Partito Democratico aveva presentato nei mesi scorsi una interrogazione con l’obiettivo di chiarire l’utilizzo del tempietto dei giardini come deposito di attrezzature sportive. Improvvisamente spuntarono le attrezzature, senza un apparente perché. Ma il capogruppo dem Stefano Cugini ha voluto anche dire la sua in generale sull’area. «Non ci piace nemmeno che l’area sia chiusa per tutto il giorno in estate per riservarla ai centri estivi e al Grest. Invito l’Amministrazione a riflettere su questa cosa per il prossimo anno: perché negare agli altri bambini e alle mamme l’accesso all’area?».

«Dopo la segnalazione del Pd – ha replicato l’assessore alla sicurezza Luca Zandonella - il giorno dopo un controllo della Polizia Locale constatò che non c’era più niente nel tempietto. L’appoggio momentaneo di quelle attrezzature sportive era una cosa momentanea». L’assessore ha poi lodato l’impegno dell’Amministrazione su questo fronte. «Presidiamo molto quell’area. Dopo quattro anni di Giunta Barbieri posso dire che abbiamo trasformato quell’area, in cui spaccio e bivacco la facevano da padroni». «Siamo partiti dal presidio costante dei giardini, poi sono stati installati i dissuasori anti bivacco sulle panchine e rimodulati gli ingressi all’area (chiudendo alcuni accessi) e organizzato tante iniziative ludiche e ricreative al suo interno. E da tre estati di fila si svolge lì il Grest. Nessuno avrebbe scommesso un euro quattro anni fa che decine di bambini potevano giocare in tranquillità in quell’area nel periodo estivo».

Cugini non la vede allo stesso modo. «L’aggregazione giovanile c’è sempre stata ai Giardini Margherita. Non raccontate balle che non vi competono. Avete solamente sprangato il giardino impedendone l'accesso. Non raccontateci che prima i bambini non entravano e ora tutti vanno a giocare lì. Se vinceremo noi le Elezioni il prossimo anno i dissuasori antibivacco, comunque, spariranno».