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Martedì, 16 Aprile 2024
Politica

Giorgia Meloni in comizio a Piacenza: «L’Euro è un Marco tedesco che rafforza la Germania»

Il presidente di Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale, candidata alle Europee, ha tenuto un comizio in piazzetta San Francesco: «Stop a questa finta demagogia boldriniana, una vita migliore ai profughi non la possiamo garantire»

La campagna elettorale piacentina di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale ha vissuto il suo momento clou. Sabato 17 maggio, in centro a Piacenza, ha parlato l’onorevole Giorgia Meloni, presidente del partito. «Non sottovalutiamo queste elezioni Europee – ha esordito dal palco Meloni, accompagnata dal candidato Alberto Balboni e dai consiglieri piacentini Tommaso Foti ed Erika Opizzi – come facciamo di solito, perché invece l’Europa si occupa di noi anche quando noi non ci occupiamo di lei. In un momento storico in cui gli elettori sono distratti, alcuni politici se ne approfittano per fare riforme, come “l’uomo nuovo” Renzi. Il primo ministro, non eletto da noi, ci ha tolto la possibilità di eleggere anche i consiglieri provinciali, oltre ai deputati che sono scelti dai partiti. Questa non è democrazia, non c’è più sovranità».  Nel suo comizio a Piacenza l’ex vicepresidente della Camera si è scagliata duramente contro le banche.

Giorgia Meloni a Piacenza ©Mulazzi/ilPiacenza

«Lo Stato ha condonato quattro miliardi alle banche e due miliardi e mezzo ai gestori delle slot machines. Siamo la terza nazione al mondo per riserve d’oro e abbiamo regalato ai privati la Banca d’Italia: in pratica non sappiamo il destino dei nostri soldi, anche perché i governi italiani non vengono decisi dal popolo ma da complotti internazionali. Lo spread durante il governo Berlusconi è stato fatto alzare dalla Deutsche Bank che voleva vendere tutti i suoi titoli di stato italiani. La crisi è stata indotta dai tedeschi per rimuovere un governo poco compiacente con l’Europa e Monti ha fatto tutti i compiti a casa che voleva la Germania: la disoccupazione è ai massimi storici dal 1977, il debito pubblico è al 134%, la produzione industriale è crollata e il Pil nella giornata di ieri era fermo allo 0,1%». 

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«Il fondo salva stati – ha continuato - non servirà mai all’Italia: è stato creato solo per preservare gli investimenti francesi e tedeschi in paesi come il Portogallo e la Grecia. Trovare i miliardi che l’Europa ci chiede è una macelleria sociale: lo dico a quei fenomeni di burocrati ed esperti dell’Ue che ci ridono sempre dietro. In queste stesse ore la Germania sta raggiungendo i suoi massimi storici di occupazione. Purtroppo – riflette amara – non abbiamo fatto una moneta unica, ma solamente allargato il Marco tedesco. L’Euro è l’unica moneta al mondo usata in un’economia disomogenea come quella europea, con paesi più ricchi e paesi più poveri. È stata creata solamente per rafforzare qualcuno a discapito di altri, in pratica stiamo tirando la carretta ai tedeschi». 

Dal palco allestito in piazzetta San Francesco il presidente di Fratelli d’Italia ha parlato anche d’immigrazione. «Renzi ha abolito il reato di clandestinità con i voti di una parte del centrodestra che forse di centrodestra ha ormai poco. Una vita migliore a quelli che vengono chiamati profughi non la possiamo garantire, perciò diciamo basta a questa finta demagogia “boldriniana”: accoglierli tutti non è solidarietà. Distribuiamo – è la proposta di Meloni – in modo equo i richiedenti asilo politico nei 28 paesi dell’Unione Europea, che si accolla anche tutte le spese. Fino ad ora paghiamo solo noi: con 30 euro dati al giorno ad ognuno di loro, arriviamo a spendere 900 euro al mese. È più di quanto spendiamo per i nostri invalidi, pensionati e disoccupati». 

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