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Giornata dello spreco alimentare, 87mila tonnellate di cibo donate a un milione e mezzo di persone

I candidati del Pd: «Donazioni di cibo più facili: una norma di giustizia sociale e sostenibilità ambientale. Buoni i risultati della nuova legge a poco più di un anno dall’approvazione. Ora avanti per arrivare a dimezzare gli sprechi»

«Ad un anno e mezzo dall’approvazione della legge contro lo spreco alimentare, le donazioni della grande distribuzione sono cresciute di oltre il 21%, per un totale di 87 mila tonnellate di cibo distribuite a un milione e mezzo di persone. A fronte di uno spreco stimato nel 2016 in 63 chili a persona, oggi siamo scesi a 36. Risultati frutto delle attività di sensibilizzazione messe in campo e della nuova norma approvata un anno e mezzo fa: fissa regole di civiltà che stanno già dando risultati importanti». Così i candidati del Partito Democratico piacentino, Paola Gazzolo, Patrizia Calza, Paola De Micheli e Marco Bergonzi-2, intervengono nella quinta giornata nazionale contro lo spreco alimentare, istituita nel 2014, commentando i risultati del progetto “Reduce”, avviato dal Ministero dell’ambiente con varie università italiane.

«La legge del 2016 è nata dal basso, dall’ascolto delle associazioni che tra mille difficoltà in questi anni recuperavano le eccedenze del commercio e della ristorazione per donarle a chi ne ha più bisogno, e porta anche la firma piacentina», continuano ricordando l’impegno parlamentare del sottosegretario Paola De Micheli e dell’onorevole Marco Bergonzi. “Per la prima volta in Italia, ci sono regole che semplificano, favoriscono e incentivano la donazione degli alimenti dando nuovo valore al cibo: uno strumento fondamentale anche nella lotta alla povertà”. “L’Italia è sul binario giusto verso il 2025, proclamato dall'Ue termine entro il quale dimezzare lo spreco in Europa, oggi quantificato in termini economici in 143 miliardi di euro”, concludono i candidati. “La nostra azione, alla Camera e al Senato, sarà quella di valorizzare e dare nuovo impulso alle buone pratiche diffuse sul territorio nazionale e anche a Piacenza: dagli sconti in bolletta dei rifiuti per chi mette in campo azioni anti-spreco alle attività di sensibilizzazione, educazione alimentare e monitoraggio nelle mense pubbliche e nei ristoranti. È una questione di civiltà, di sostenibilità ambientale e giustizia sociale”.

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