Lega Nord: «La costituzione della Padania è un processo inarrestabile»
Giro della Padania, la Lega Nord: "Non fermare il progresso". Via Trieste, dopo le polemiche sulla manifestazione ciclistica professionistica: "Inaccettabili le farneticazioni di chi applaudì all'orrore dei carri armati russi a Praga"
«Il lupo perde il pelo ma non il vizio. Chi 43 anni fa applaudì all’orrore dei carri armati russi a Praga oggi ancora non ha terminato la sua marcia verso l’oscurantismo. Quattro nostalgici ancora oggi tentano invano di frapporsi al progresso e hanno il coraggio di bollare il “Giro della Padania” come manifestazione fascista. Ora che le polemiche si sono sopite è giusto chiarire che il processo verso la costituzione della Padania come entità politica è inarrestabile e nessun anacronistico profeta della dittatura del proletariato potrà interrompere il corso della storia». Così la segreteria provinciale della Lega Nord interviene nel dibattito sull’imminente gara ciclistica professionistica “Giro della Padania”, in programma dal 6 al 10 settembre, con passaggio a Piacenza previsto per l’8 settembre.
«La crisi – spiegano dal Carroccio – sta minando il sistema a due velocità di un’Italia spaccata, fatta di un Nord che lavora e che traina il Sud. Questo sistema in tempi difficili non può reggere ed è destinato a lasciare il posto al sistema delle autonomie. Così la Padania potrà vedersi riconosciuta come entità politica. Per i nostri territori sarà anche un riconoscimento storico. Nel 1975 l’allora presidente della Regione Guido Fanti espresse la necessità di riunire tutte le Regioni padane per rappresentare insieme un potere anche contrattuale nei confronti degli organi centrali di governo più forte di quello che non potesse essere la singola regione».
«I ‘padano-scettici’ si ricordino anche che a parlare di Padania come entità storico-geografica dotata di un suo preciso Dna ci fu inoltre un istituto autorevole come la “Fondazione Giovanni Agnelli di Torino”, che 18 anni fa pubblicò uno studio super partes condotto da storici dell’economia, docenti di Analisi delle istituzioni della Bocconi e di Economia politica della Statale di Milano su ‘La Padania, una regione italiana in Europa’”. “Non possiamo certo pretendere – conclude la segreteria Lega provinciale – che chi ancora non ha aperto gli occhi sul gigantesco fallimento dell’economia collettivista possa avere l’occhio puntato al domani, ma nemmeno accettare farneticazioni che hanno il puzzo di stantìo».
