Girometta (Fi): «Dopo tante lamentele non si pensa di ritoccare la tariffa dei parcheggi»

«E' intollerabile – fa sapere Maria Lucia Girometta, capogruppo  di Forza Italia in Consiglio Comunale a Piacenza - che, nonostante le numerose lamentele rivolte all'amministrazione comunale dai cittadini e dai consiglieri comunali, ad oggi, né il sindaco né l'assessore competente abbiano apportato modifiche alla regolamentazione relativa all'assurdo pagamento della tariffa di un euro che scatta automaticamente per la prima ora, anche non effettiva, di sosta nei parcheggi a Piacenza.

Nei parcheggi piacentini, infatti, scatta il pagamento immediato di un euro a prescindere dalla reale durata della prima ora, dovendo versare tale somma anche per pochi minuti di sosta. E' di oggi una lettera su un quotidiano di una mamma che lamenta l'esborso di complessivi due euro di parcheggio giornalieri per accompagnare alla mattina la figlia a scuola (1 euro) e per andare a riprenderla nell'istituto (+1 euro) pur sostando solo per una decina di minuti al massimo. La cosa più incomprensibile e bizzarra che emerge dalla lettura della lettera è che il sindaco, in un colloquio concesso alla signora, ha asserito di non saperne nulla. Vogliamo scherzare?

Dopo svariati interventi in consiglio comunale, ho presentato, già nel marzo 2014, un'interrogazione sull'argomento; in occasione della discussione in merito, a Palazzo Mercanti, proprio il primo cittadino, in mancanza dell'assessore delegato competente, mi rispondeva che tale importo (1 euro anche per la sosta di pochi minuti) sarebbe giustificato perché la somma complessiva destinata all'autofinanziamento dei tanti progetti da realizzarsi a Piacenza, non da ultimo la riqualificazione di Piazza Cittadella.  E' inaccettabile che i nostri amministratori non comprendano le conseguenze di queste scelte: oltre a gravare oltremodo sui cittadini a livello economico, in questo modo, non incentivano in alcun modo la frequentazione del centro storico, meta di molti di coloro che parcheggiano nelle zone limitrofe, che già è penalizzato per l'assenza di vivacità e, soprattutto, per il poco flusso di clienti negli esercizi commerciali».