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«Giunta, nessuna epurazione. Solo una questione di sensibilità diverse»

Il sindaco Paolo Dosi fa il punto della situazione sul rimpasto: «La differenza di vedute limitava tutta la nostra azione di governo. I nuovi nomi in arrivo lunedì. Nessuna pressione dall'esterno»


"Epurazioni? Non voglio colpire qualcuno in particolare. C'era semplicemente una differenza di vedute, di sensibilità, di orientamento sui progetti e sui programmi amministrativi dei due assessori dimessisi ieri. Due anime politiche diverse all'interno della stessa giunta, hanno creato diverse difficoltà. Ho deciso di intervenire perché alcune loro scelte limitavano l'azione di tutta l'amministrazione". Così ha parlato il sindaco Paolo Dosi, all'indomani della bufera scoppiata in seno all'amministrazione comunale - e nei vertici del Partito Democratico - dopo le dimissioni rassegnate ieri dal vicesindaco Francesco Cacciatore e dall'assessore Giovanna Palladini. In una conferenza stampa tenuta a Palazzo Mercanti questa mattina, ha voluto chiarire il guazzabuglio politico delle ultime ore secondo il suo punto di vista.

Dosi ha spiegato che la discussa scelta del rimpasto ha origini lontane, e che il giro di nomine sarebbe dovuto comunque arrivare nel giugno di quest'anno. Poi la situazione e' precipitata nell'ultimo periodo. "Purtroppo qualcosa e' scoppiato adesso - ha raccontato ai cronisti -. Ricorderete le difficoltà del percorso di formazione di questa giunta un anno e mezzo fa, una giunta frutto di diversi compromessi. Ci son stati rallentamenti nell'azione di governo di questa amministrazione. Non nego le mie responsabilità in questo, ma ho preferito cambiare direzione. Ero a un bivio, o continuare così o dare più entusiasmo e coinvolgimento a questa azione, rivisitando gli assessorati e le deleghe".

"Sono rimasto molto sorpreso - ha continuato Dosi - delle dichiarazioni di Cacciatore e Palladini. Sono emersi aspetti personali dei nostri rapporti  a mezzo stampa. Sono molto dispiaciuto, ma io non scendo al livello di quelle affermazioni. Il Pd locale ha scelto un percorso diverso tramite le primarie, in cui sono emerse nuove maggioranze e nuove minoranze. Ci sono inevitabili conseguenze e questa e' una di quelle, pur rispettando il forte consenso popolare e di preferenze dei due dimessi".
Ma quella che verrà è forse la giunta che voleva un anno e mezzo fa il giorno del suo insediamento? "Ora ci sarà sicuramente maggiore coesione, queste nuove nomine vogliono trovare un equilibrio che fino ad ora non c'era. Da qui in poi non ho più giustificazioni - ha ammesso il sindaco -. Con questi cambiamenti intendo perseguire gli obiettivi del nostro programma". Ci saranno conseguenze negative in consiglio comunale dopo questo rimpasto? "La migliore risposta - secondo Dosi - arriverà proprio dai consiglieri. Saranno i fatti, da lunedì prossimo, a dimostrare che non sto facendo epurazioni. Ho scelto tenendo anche conto dei loro pareri".
E alle ipotesi di dimissioni ventilate dall'opposizione, Dosi ha replicato sicuro. "Dare le dimissioni, in questo momento, sarebbe stata una sconfitta. Voglio superare questo momento con una squadra nuova. Quando presenterò la nuova giunta - per ora non ha rilasciato nessuna anticipazione sui nomi - tutti capiranno che non ho subito alcuna pressione esterna".

Francesco Cacciatore, da stamane ex vicesindaco di Piacenza ed ex assessore ai lavori pubblici, gioca di rimessa sulle dichiarazioni di Dosi. "Siam tornati alle indecisioni di un anno e mezzo fa da parte del sindaco. Non ci son state differenze di vedute sui programmi - ha continuato Cacciatore -, tutti  i progetti proposti da me sono stati frutto di accordi con il sindaco e condivisi dal resto della giunta. Mi pare che poco tempo fa Dosi si era detto imbarazzato dalle nostre idee politiche sul partito. Tutto ciò non ha nulla a che vedere con l'amministrazione di una città". 
 

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