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Giunta, Rabuffi: «Pronto a lasciare serenamente»

Il ringraziamento dell’assessore Rabuffi per gli attestati di stima ricevuti in questi giorni

«Nei giorni scorsi - spiega in una nota l'assessore all'ambiente Luigi Rabuffi - è stata resa pubblica la lettera/appello a firma di 25 cari amici, dal titolo “Resti l’assessore Rabuffi, un amico del Po” e proprio ieri la successiva nota di alcune associazioni e comitati ambientalisti (Legambiente, Fiab, Comitato Pertite, Comitato di via Arata) di analogo tenore. Gli interventi si collegano alla mia intenzione di lasciare la Giunta Comunale di Piacenza, in coerenza con le scelte del partito a cui aderisco. Per poter ringraziare e rispondere a queste persone chiedo gentilmente un piccolo spazio.  Innanzitutto grazie. Grazie a questi amici per le belle parole spese nei miei confronti, con ciò dimostrando una generosità che certamente non merito ma che rende evidente il rapporto profondo che si è instaurato in questi 30 mesi. Un rapporto leale basato sull’onestà dell’analisi, sulla chiarezza degli obiettivi e sulla concretezza delle azioni. Senza pregiudizi e senza prevaricazioni. Evitando voli pindarici ma evitando anche le eccessive timidezze che spesso inibiscono l’azione amministrativa.  Un rapporto che ci ha portato ad essere, per quanto riguarda il Po, una squadra pronta a giocare - su tutti i tavoli - la partita della valorizzazione del nostro territorio, con il Grande Fiume nel ruolo di filo conduttore delle tante perle che lo arricchiscono.

E così Piacenza - con il Po, grazie al Po - può offrirsi al mondo nella sua incredibile bellezza, fatta di cultura, arte, profumi, aromi, paesaggi, relazioni. Ed emozioni… Emozioni rappresentate anche da un “vivere quotidiano” basato sulla sostenibilità e sulla consapevolezza. Consapevolezza che l’aria che respiriamo e l’acqua che ogni giorno beviamo sono beni comuni non replicabili. Al pari di una natura che non può sottostare, sempre e comunque, a logiche di business che non tengono conto della scarsità delle risorse naturali e delle drammatiche conseguenze, in termini di mutamenti climatici e di dissesto idrogeologico, che le immagini tragiche di questi giorni hanno purtroppo testimoniato.

Valutazioni condivise tante volte con gli amici delle associazioni e dei comitati con cui mi sono spesso confrontato ed a cui ho cercato di riconoscere, onestamente, i meriti per una passione, quella verso l’Ambiente, che è il più grande gesto di generosità offerto a tutti noi ed alle generazioni future. E se il dna di un territorio è prevalentemente rappresentato dalla sua storia e dalle sue eccellenze, credo che i valori etici e morali debbano essere la principale componente del dna di ogni persona. Soprattutto di ogni persona impegnata nella politica e che crede nella politica. Per questo, pur col dispiacere, scontato, per un’avventura che potrebbe interrompersi a metà, non posso che prendere atto di quanto sta politicamente accadendo (e che non mi sembra corretto affrontare in questa sede) pronto a lasciare serenamente il mio posto da assessore per occuparmi di Ambiente, col medesimo entusiasmo di oggi, indossando orgogliosamente la divisa di poliziotto provinciale. Il mio mestiere. A tutti, comunque vada a finire, un grazie di cuore».

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