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Giovedì, 18 Aprile 2024
Politica

Giuseppe Caruso eletto presidente del Consiglio comunale

Il primo Consiglio comunale si apre con le elezioni dei presidenti. La vicepresidenza va a Sergio Dagnino (Movimento 5 Stelle). I "Liberali": «Votiamo Caruso, ma non siamo stati coinvolti nella scelta»

Giuseppe Caruso è stato eletto, come preannunciato, nel ruolo di presidente del Consiglio comunale. L’esponente di Fratelli d’Italia ha ottenuto alla prima votazione lo scranno più alto di Palazzo Mercanti. Già consigliere comunale in passato – non nell’ultimo mandato -, Caruso è stato votato dalla maggioranza in modo compatto durante il primo Consiglio comunale dell'era Barbieri. È stato Tommaso Foti, esponente di spicco del suo partito, a proporre il nome di Caruso ai colleghi. Forza Italia e Lega Nord si sono subito allineati con la proposta. Fratelli d’Italia ha ottenuto un solo assessore in Giunta (Erika Opizzi): gli alleati hanno concesso senza problemi al partito della Meloni di presiedere i lavori dell’aula.  Una voce fuori dal coro il gruppo consiliare di “Prima Piacenza” , che ha subito cambiato nome trasformandosi in “Liberali Piacentini”. «Su Caruso c’è stato un accordo tra i partiti – ha preso la parola Antonio Levoni a nome anche di Giampaolo Ultori -, accordo che non ci ha mai visto al tavolo delle trattative. Ne prendiamo atto». Però i Liberali hanno poi votato in modo compatto, dopo aver rimproverato i colleghi della mancata condivisione del nome. L’opposizione del centrosinistra aveva proposto un suo candidato: Christian Fiazza, presidente uscente. «Fa piacere che sia presente tanto pubblico – ha detto Giulia Piroli (Pd) – al primo Consiglio. Prendiamo atto della candidatura proposta dalla maggioranza di Giuseppe Caruso. Niente di personale, ma l’altra consigliatura era guidata da Christian Fiazza – che partecipò alla redazione del nuovo statuto comunale -. Mi sento di proporre Fiazza a nome del Pd». «Buon lavoro al sindaco – ha detto Massimo Trespidi (Liberi) -. Ritorno dopo alcuni anni in questo Consiglio comunale. Il nome del nostro gruppo consiliare sarà “Liberi” e rispetto alla due candidature espresse da maggioranza e Pd ci asteniamo su questa decisione. Va riconosciuto alla maggioranza di esprimere il presidente dell’aula, così come l’opposizione ha il diritto di avere una contro-candidatura. Ma in questa logica noi non ci riconosciamo». Astenuto anche Luigi Rabuffi (“Piacenza in comune”) e il Movimento 5 Stelle. «Ci siamo trovati il nome di Caruso – ha spiegato Andrea Pugni (M5s) - come candidato leggendolo sui giornali, non è il sistema giusto per lavorare insieme».

Amministrazione Barbieri, primo consiglio comunale ©Pasquali/ilPiacenza

Caruso è stato quindi eletto con 20 voti (19 consiglieri della maggioranza più il sindaco Barbieri, lo stesso Caruso non ha partecipato al voto) al primo tentativo. Per Fiazza (tra l’altro unico assente alla prima seduta) 5 preferenze, mentre gli astenuti sono risultati 6 (Rabuffi, Pugni, Dagnino, Trespidi, Zanardi e Monti).  Dopo una discussione di un quarto d’ora a seduta sospesa, è stato anche individuato il nome del nuovo vicepresidente del Consiglio comunale. La scelta è ricaduta quasi all'unanimità su un rappresentante del Movimento 5 Stelle: sarà Sergio Dagnino, il più votato tra le file dei pentastellati alle Elezioni, a ricoprire l’incarico. Dagnino ha ottenuti 31 voti tra i colleghi: unico astenuto Rabuffi. La maggioranza ha così concesso a un rappresentante un ruolo. Cinque anni fa vennero eletti due esponenti della stessa maggioranza (Claudio Ferrari e Gianluca Ceccarelli).  

«Durante la campagna elettorale il Movimento 5 Stelle – ha detto ancora Levoni - ha usato dei toni rispettosi». «Non ci sono difficoltà nel votare Dagnino», è il pensiero di Foti. «Mi astengo dalla scelta della vicepresidenza del Consiglio – ha spiegato la sua astensione Rabuffi - anche se c’è il massimo apprezzamento personale per Dagnino». Sergio Dagnino-2

Se nella conta Caruso ha conquistato il bottino pieno tra i suoi, qualche malumore - a microfoni spenti - è comunque serpeggiato tra i banchi della neo maggioranza. Tra le file del Carroccio si sarebbe preferito puntare su qualche altro esponente di Fratelli d'Italia. Ma si è trovato un accordo su Caruso e nessuno ha tradito i patti: sarà lui a dirigere i lavori dell'aula per i prossimi cinque anni. «Ringrazio chi mi ha sostenuto – sono le parole del neo presidente -, anche coloro che non mi hanno votato per interesse di parte. Saluto i miei predecessori e garantisco l’imparzialità, che sarà la mia stella polare. Non dobbiamo tradire le premesse di sviluppo della città. La qualità dei vostri interventi determinerà la qualità della vostra azione. Auguro al sindaco e al Consiglio di distinguersi per efficienza e concretezza». 

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