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Venerdì, 29 Marzo 2024
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«Gli investimenti sulla cultura a Mantova hanno portato nei musei 90mila persone in più»

L'incontro tra il candidato sindaco Paolo Rizzi e Mattia Palazzi, primo cittadino di Mantova, città che lo scorso anno è stata dichiarata Capitale della Cultura

Il rilancio culturale e turistico di Piacenza passa anche attraverso il confronto con chi ci è già riuscito. E’ stato questo lo spirito dell’incontro che si è tenuto questa sera tra il candidato sindaco Paolo Rizzi e Mattia Palazzi, primo cittadino di Mantova, città che lo scorso anno è stata dichiarata Capitale della Cultura. Un incontro che è stato introdotto dal direttore dell’agenzia del Demanio, nonché ex sindaco, Roberto Reggie al quale ha partecipato anche Alessandro Biancalanapresidente Istituzione Opera delle Mura di Lucca.

“Investire in cultura significa lavorare sulla vocazione e sull’identità della propria città e trovare una narrazione diversa, che parli ai turisti ma anche ai cittadini”, ha spiegato Mattia Palazzi. Un investimento che rimane nel tempo quello di Mantova e che ha portato il 48% in più di turismo e ha incrementato le visite ai musei da 150.000 a 240.000. “Ma è importante che l’investimento vada a vantaggio di tutta la filiera, e non solo dei soliti 4 o 5 ristoranti della piazza centrale. Ci vuole coraggio, ma i commercianti e il tessuto sociale ed economico vanno sfidati a fare la propria parte. E’ una lavoro faticosissimo, ma va fatto perché i benefici ricadano su tutto il territorio”.

Un progetto, quello di Mantova, i cui punti di forza coincidono con molte delle proposte che hanno caratterizzato il programma presentato da Rizzi e che ha riguardato: investimenti in infrastrutture tecnologiche, mobilità (con l’istituzione di navette gratuite attive tutti i giorni a disposizione di turisti e cittadini, ma anche liberando alcune zone del centro storico dalle auto, con un conseguente aumento del 20/30% sia del commercio che del valore degli immobili), recupero di spazi urbani e del patrimonio dismesso con una rifunzionalizzazione al servizio della città, ma anche con l’istituzione di bandi a favore di nuove attività che dimostrassero di avere business plan sostenibili.

“Piacenza ha tante perle ma è come se non fossimo ancora riusciti a unirle in una collana,” ha commentato Paolo Rizzi. “Gli effetti positivi del Guercino sul commercio sono sotto gli occhi di tutti. Questo evento ci ha fatto capire che possiamo entrare nei più importanti circuiti turistici. Dobbiamo investire in eventi culturali che rendano Piacenza più bella e più viva tutto l’anno, in centro e nelle periferie. Il mix che ha valorizzato Mantova è presente nel nostro programma: nuova urbanistica e servizi migliori, recupero degli spazi (con il più grande piano di riqualificazione urbana e paesaggistica dal dopoguerra che coinvolge Baia San Sisto, Chiesa del Carmine, Piazza Cittadella, Laboratorio Pontieri, Borgo Faxhall, Bastioni di Porta Borghetto, Bastione San Sisto, Torrione Fodesta, Chiesa di S.Agostino, Berzolla, Lusignani) e recupero dell’identità culturale di Piacenza”.

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