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Governo Conte bis, Paola De Micheli ha giurato davanti al presidente Mattarella

Giuseppe Conte ha sciolto la riserva accettando l'incarico di presiedere il 66esimo governo della Repubblica. Stasera il primo Consiglio dei ministri per la nomina di Paolo Gentiloni a commissario Ue. Ecco i numeri per la fiducia alle Camere. De Micheli neo ministro: «Ce la metteremo tutta per essere all'altezza»

Il giuramento di premier e ministri oggi al Quirinale di fronte al Presidente della Repubblica Mattarella, nel Salone delle Feste, dà il via al governo Conte bis. Stasera si terrà il primo Consiglio dei ministri, per la nomina di Paolo Gentiloni a commissario italiano in Europa. Il nuovo governo M5s-Pd entrerà nella pienezza dei poteri dopo il giuramento di oggi e dopo la fiducia alle Camere. "C'è una maggioranza parlamentare e si è formato un governo. La parola compete al Parlamento e al governo che nei prossimi giorni si presenterà alle Camere per chiedere la fiducia e presentare il programma", ha commentato il capo dello Stato Sergio Mattarella. Ha prestato giuramento anche la piacentina Paola De Micheli, scelta come nuovo ministro dei trasporti e delle infrastrutture. Un incarico chiave del Governo: nel ruolo succede a Danilo Toninelli (M5s). «Questa è una giornata importante - ha chiarato ai cronisti la piacentina - per il Paese: saremo a disposizione e ce la metteremo tutta per essere all'altezza». Lo ha affermato il ministro delle Infrastrutture, Paola De Micheli, che, entrando al Quirinale per il giuramento davanti al Presidente della Repubblica, ha voluto ringraziare «tutti ed i giornalisti presenti».De Micheli giuramento 2-2

Il giuramento del governo Conte bis oggi al Quirinale: la diretta

Nei prossimi giorni verranno nominati tutti gli altri sottosegretari e i viceministri. Lunedì sarà votata la fiducia alla Camera, martedì al Senato. All'inizio della prossima settimana si potrà quindi dire definitivamente chiusa la crisi agostana aperta da Matteo Salvini. La maggioranza a Montecitorio dovrebbe essere larga, con più di venti voti di scarto. A palazzo Madama, invece, i numeri sono un po' più risicati: 161 il numero magico, 162 - sulla carta - la soglia dei sì che si ottiene sommando i voti dei senatori di Movimento 5 stelle, Pd e Leu, anche se c'è già chi è pronto a scommettere che i giallorossi raggiungeranno e supereranno quota 170.

Nuovo governo M5s-Pd, tutti i nomi dei ministri del Conte bis

E' l'alba del secondo governo Conte, dunque. Ieri Giuseppe Conte ha sciolto la riserva al Quirinale e ha presentato la lista dei ministri. Tra i 21 ministri, 10 sono di provenienza pentastellata, 9 dal Pd e uno in rappresentanza di Liberi e Uguali. Luciana Lamorgese agli Interni è un profilo tecnico. Tra tutti sono solo due i riconfermati nel proprio dicastero, Alfonso Bonafede alla Giustizia e Sergio Costa all'Ambiente. Una ghigliottina che neanche l'ex vicepremier Luigi Di Maio è riuscito a superare, dovendo invece cedere il Lavoro a Nunzia Catalfo e spostarsi agli Esteri. Tra le novità, l'introduzione del Ministero dell'Innovazione tecnologica in mano a Paola Pisano, del Ministero dello Sport e delle politiche giovanili di Vincenzo Spadafora e la trasformazione del dicastero presieduto prima da Lorenzo Fontana, e poi per qualche settimana da Barbara Locatelli, in Ministero delle Pari opportunità e della Famiglia, presieduto da Elena Bonetti.

Le donne sono, inoltre, un elemento di rottura. Non tanto per il numero, solo una in più rispetto al Conte I, ma per l'importanza delle cariche. Nello specifico fa notizia quella di Luciana Lamorgese, una 'tecnica' che raccoglie la pesante eredità di Matteo Salvini all'Interno, in un ministero sorvegliato speciale dall'Europa e non solo. Infine, la presenza di Roberto Speranza in rappresentanza di Leu alla Salute, forse uno dei ministri più 'a sinistra' nella storia politica recente. Completano la squadra Lorenzo Guerini alla DifesaRoberto Gualtieri all'EconomiaStefano Patuanelli allo Sviluppo EconomicoTeresa Bellanova alle Politiche AgricolePaola De Micheli alle InfrastruttureLorenzo Fioramonti all'Istruzione mentre a quello dei Beni culturali, con delega al Turismo, torna Dario Franceschini. Tra i componenti del governo senza portafoglio il ministro per i Rapporti con il Parlamento Federico D'Incà, Fabiana Dadone alla Pubblica AmminstrazioneFrancesco Boccia agli Affari Regionali e alle AutonomieGiuseppe Provenzano ministro per il Sud ed Enzo Amendola agli Affari Europei.

Si sposta nella 'stanza dei bottoni' a palazzo Chigi, in veste di sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Riccardo Fraccaro. Un governo che Di Maio ha definito "ambizioso e coraggioso, in grado di portare avanti provvedimenti per la crescita e lo sviluppo dell'Italia" e che Zingaretti ha siglato come "di svolta, per essere vicino all'Italia che soffre e all'Italia che cresce". Critiche aspre, ma non inattese, da Matteo Salvini che invece bolla tutti come "le persone sbagliate al posto sbagliato".

Lunedì prossimo il premier Conte presenterà per esteso il suo programma "che guarda al futuro" alla Camera e inizierà il dibattito per la fiducia, che si concluderà il giorno successivo al Senato. Ottenuto il sì delle due Camere, il governo otterrà la pienezza dei poteri.

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