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Martedì, 21 Marzo 2023
Politica Borgonovo Val Tidone

«Cercheremo di affrontare i problemi di Borgonovo partendo dalle cause e non dagli effetti»

«Semplicità e frugalità» è il motto di Guido Guasconi, candidato a primo cittadino del comune della Valtidone con “Terza Lista”: «Noi unica vera civica apolitica»

Pragmatismo, semplicità e frugalità. Tre termini ricorrenti nel programma elettorale illustrato da Guido Guasconi, ex pilota militare in pensione dal 2009, consigliere comunale di Terza Lista, con cui si presenta in qualità di candidato sindaco di Borgonovo Val Tidone alla chiamate alle urne del 3 e 4 ottobre.

Questa non è la sua prima candidatura a primo cittadino, cosa la spinge a riprovarci? «È una delle due cose che devo fare prima di morire cambiare amministrazione nel paese dove sono nato. Perché mi sento di farlo, è una cosa da fare e qualcuno deve pur farlo».

Quali qualità pensa possano aiutarla nel ruolo di amministratore? «La prima che mi viene in mente è il fatto di non mentire mai in pubblico. Noi, come Terza Lista, cercheremo di affrontare i problemi con pragmatismo, partendo dall’origine e dalle cause, non dagli effetti. Ad esempio, di fronte al problema di viabilità nel centro storico, invece di affannarsi a dare multe per le auto parcheggiate fuori posto, istituiremo una zona ciclo-pedonale. Un altro esempio sono i lavori svolti per la regimazione delle acque e per prevenire gli allagamenti in via Turati, dopo che sono accaduti importanti danni negli anni passati: l’approccio corretto al problema doveva essere risalire alle origini per prevenire. Secondo quello che scrive il Macchiavelli, il vero potere politico si esprime nella capacità di prevedere i grandi eventi prima che divengano visibili a tutti, perché poi è troppo tardi per porvi rimedio. Essenzialmente un amministratore deve stabilire una corretta linea di priorità, altrimenti manchiamo il nostro compito».

In quale ambito crede che Terza Lista potrebbe fare maggiormente la differenza? «In tutti. Leggo dal nostro programma: il 1° gennaio 2022 l’addizionale comunale Irpef passerà dall’8 al 7 per mille, meno 12,5% per tutta la durata del mandato”. Noi lo faremo. La Terza lista ha la singolarità di essere più avanti delle altre formazioni: questo programma è stato diffuso in tutte le case fin da gennaio, ora viene imitato. Abbiamo anche scritto che il sindaco costerà 1 euro al giorno, cioè 1976 euro per tutti i cinque anni, incluse le indennità di fine mandato e così sarà, perché se chiedo sacrifici ad altri devo prima imporli a me stesso. Abbiamo tre primati con le tasse - Irpef, Imu e Tari - e dovranno essere abbandonati. Poi basta con le clientele, gli sprechi, le esternalizzazioni e si riceve per quel che si dà: vuoi che ti paghino la bolletta della luce? In cambio c’è da pulire il viale, che non è una deminutio per nessuno. Un altro punto è “questa terra l’abbiamo ricevuta in prestito dalle generazione future”, famosa frase dei nativi americani, perché qui sulla questione ambientale non si fa nulla. Poi “largo ai giovani” - istituiremo il Consiglio comunale dei ragazzi - e “non dimentichiamo l’esperienza”. Faremo la differenza perché se dovessimo avere la fiducia dei cittadini saremmo l’amministrazione con più potere in Italia: ci saranno soltanto la legge e la nostra coscienza. Siamo liberi, qui nessun politico viene per noi. Rilancio e rinnovo anche l’invito ad un confronto pubblico tra me e agli altri due candidati a sindaco».

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Cosa funziona e va mantenuto a Borgonovo e cosa va invece assolutamente cambiato? «A funzionare sono le farmacie, che non è un aspetto del sociale, ma del privato, mentre a dover essere preservate sono le tradizioni. L’approccio alla “cosa” pubblica è invece assolutamente da cambiare: noi agiremo nella semplicità e nella frugalità. Un esempio: da una ventina d’anni si sono inventati l’inaugurazione della fiera di Pasqua, una cosa che di per sé esiste da cinquecento anni, e ogni volta si osserva ad una passarella di rappresentanti politici, cosa vengono a fare? È Necessario? Un sindaco, anche se fa una cosa buona, ha sempre fatto la metà del proprio dovere. Io sparirò dai radar, i cittadini verranno a sapere delle opere quando le vedranno con i loro occhi; chiaro che è una provocazione la mia, ma devo pur porre questo problema, perché allora lavoriamo per noi stessi e non per gli altri: semplicità e frugalità».  

La sua è una lista civica “apolitica”, quale elettorato pensate di poter intercettare? «L’unica vera civica, tutti gli altri sono “travestiti”, perché c’è sempre un appoggio che arriva da un partito. Tutti possono avere almeno una buona ragione per votarci: nel programma abbiamo scritto di proposito il meno possibile, le cose minimali: ad esempio riprenderanno i cortei funebri dalla Collegiata al cimitero, una tradizione secolare. Una riforma a costo zero che farò il giorno seguente se eletto: delle grandi cose siamo tutti capaci di riempirci la bocca, tanto non siamo obbligati a mantenerle».

Come guardate all’emergenza sanitaria e a quale categoria è necessario essere più vicini? «È necessario stare vicino proprio agli ultimi, i fragili, che sono le persone sole. Questa è una cosa che sovrasta tutti noi e la dobbiamo subire, qui non ci sono negazionisti: nella fase acuta attueremo le disposizioni, in ossequio alle leggi emanate dal potere centrale».

È stato complicato mettere insieme la squadra? «No, metterli insieme non è stato affatto complicato. Abbiamo la più giovane candidata della provincia, una ragazza di 20 anni, che ha aderito a Terza Lista quando ne aveva 19 - una delle prime 25 studentesse d’Italia, nominata alfiere del lavoro - e poi ci sono gli ultrasettantenni come me, anche se vado ancora di corsa a Corano in salita. È rappresentata tutta la società civile - ci sono anche marito e moglie, laureati alla Bocconi – e ognuno apporta il suo contributo nella semplicità: la prima emergenza è quella morale a Borgonovo, perché c’è molta rassegnazione. Noi vogliamo scuotere le coscienze».

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