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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

I Liberali: «Sedici comuni senza soldi offrono spettacoli gratis agli elettori»

L'associazione dei Liberali si scaglia contro il Festival Valtidone

«Puntuale come lo stipendio – dice un comunicato dell’Associazione dei liberali piacentini – giunge anche quest’anno il Festival Valtidone. Sedici Comuni, 2 Province (Piacenza e Pavia), 1 Regione (Emilia) e una Camera di commercio (Piacenza) – tutti specializzati nel portare i tributi al massimo (Province e Regioni), o, comunque, nell’aumentarli anche quest’anno (Camera di commercio) o nel tassare anche case vuote e senza produzione di reddito ma produttive solo di spese (Comuni) – si prodigano anche quest’anno per offrire ai propri elettori gratuitamente spettacoli estivi. Dicono, naturalmente, che sono spettacoli d’alta classe (non proprio, invece, salvo qualcuno) che portano turismo e commercio (sarà, forse, ma non certo proporzionalmente alle spese); che le spese sono coperte da sponsor (che sono invece dei paraventi, tant’è che non danno i conti delle spese per gli spettacoli e che, in ogni caso, non contano il costo di maestranze dei Comuni, sorveglianti, collaboratori e impiegati per le pratiche relative). Spettatori, certo, ce ne saranno: ma nessuno, all’inizio degli spettacoli, spiega loro che “nessun pasto è gratis” (come dicono i liberali), che quegli spettacoli fintamente gratis (come le manifestazioni che organizzano in collaborazione col Consorzio di bonifica) in realtà li pagano loro, come contribuenti, e non il Signor Sindaco, che di proprio ci mette solo la firma sui biglietti di invito. La realtà è che la classe politica è oggi così lontana dal comune sentire che neanche si accorge del disagio dell’opinione pubblica per il sistema tutto delle rappresentanze. Neanche pensa che – quand’anche fosse locale – sarebbe comunque pur sempre un problema di alternatività e di priorità: così possono finanziare il futile e, contemporaneamente, alzare di continuo o, comunque, imporre tasse crescenti, mai calanti (neppure in questa difficile contingenza attuale, che le tasse assurde che ci impongono continuano anzi a mantenere)? Con che credibilità questi amministratori dicono di non avere soldi per compiti istituzionali (gli asili, ad esempio) e poi finanziano lo spreco solo per alimentare, e oleare, la fabbrica del consenso? Come possono dire di essere a corto di mezzi finanziari quando poi contribuiscono – organizzando questi eventi – a far spendere per essi, ogni anno, più di 100mila euro alla sola Fondazione di Piacenza e Vigevano, a parte il contributo fondamentale che da sempre dà al Festival sia l’Editoriale Libertà che alla Fondazione Libertà?». 

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