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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica

«I prossimi fondi in arrivo non vengano usati per asfaltare strade»

Rolleri e Groppi (Confindustria) analizzano il momento economico attuale con i consiglieri comunali: «Servirebbe più coraggio. Con i soldi del Covid avremmo potuto realizzare 3-4 grandi progetti per tutta la provincia»

Confindustria Piacenza è reduce da tre belle novità: l’acquisizione della Mandelli Spa (in crisi da tempo) da parte della valtidonese Allied, l’allargamento dell’attività della “Groppalli” a Borgonovo e l’accordo della fiorenzuolana Mae con “Leonardo-Finmeccanica” per produrre fibra di carbonio. Il momento sembra perciò positivo. «Confermiamo che lo sblocco ai licenziamenti nel settore manifatturiero non preoccupa – ha detto Francesco Rolleri, presidente di Confindustria, rivolgendosi ai consiglieri comunali cittadini della commissione 4. «Anche quelle situazioni più problematiche come il caso Mandelli siamo arrivati a una soluzione nelle scorse settimane».

La pandemia ha sospeso e bloccato diversi investimenti delle aziende piacentine. «Con la fine del 2022 dovremmo tornare, a livello di investimenti, ai numeri pre Covid. E si spera che già quest’anno si recuperino quei posti di lavoro andati in fumi nei primi mesi del Covid». Prosegue l’attività di Confindustria e del suo portale “Invest in Piacenza”. «Stiamo cercando di portare qui altre grosse aziende, promuovendo le peculiarità del nostro territorio. Le multinazionali che hanno scelto la nostra città non se ne sono andate, lavorare qui è più facile che da altre parti d’Italia».

«Piacenza è uno dei luoghi migliori d’Italia dove fare impresa – ha aggiunto il direttore Luca Groppi - le aziende straniere che 15 anni fa hanno scelto il nostro territorio non hanno poi trasferito in Polonia o altrove». L’associazione ha snocciolato alcuni dati che sono incoraggianti dopo la pandemia del 2020 e il lockdown. «Il Paese dovrebbe avere un +4,3/4,7 rispetto al 2020. L’Emilia-Romagna avrà un rendimento migliore rispetto alle previsioni, si parla di un +5,3% e la sensazione è che presenterà qualche decimale ancora migliore».

«Servono gli Stati generali dell’economia piacentina – è la proposta di Massimo Trespidi (Liberi) - ci sono aspetti del sistema di sviluppo che vanno regolamentati o discussi. Il triangolo industriale comunque si sta spostando da Torino-Milano-Genova a Milano-Treviso-Bologna e noi ci troviamo al suo interno. Questo è un aspetto su cui dobbiamo investire, siamo sul confine tra due territori che sono volano di sviluppo per tutto il Paese». Luigi Rabuffi (Pc in Comune) ha chiesto all’associazione in quali attività il Comune capoluogo potrebbe essere d’aiuto.

«Potrebbe velocizzare – è la risposta di Rolleri - le procedure per l’accesso agli atti per l’edilizia e il Superbonus». Ma è un altro, soprattutto, il suggerimento che arriva dagli industriali. «Dal punto di vista strategico – ha proseguito Rolleri - chiediamo un po’ più di coraggio sui grandi progetti. Il "tavolo provinciale Covid" ha visto la presenza di tutte le associazioni, ma l’esito finale non ci ha soddisfatto. Distribuire le risorse economiche arrivate andando a vedere il numero di abitanti dei comuni, con i sindaci che poi hanno asfaltato le strade comunali, non era quello l’obiettivo. Si poteva, con quei 12 milioni di euro, realizzare 3-4 grandi interventi in grado di creare un “plus” al territorio, sviluppo e lavoro. Spero che per i prossimi fondi in arrivo non si segua questa strada».

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