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Politica

«I tecnocrati e funzionari di Stato rappresentano l’unica opposizione al Governo»

Mario Giordano, opinionista del quotidiano “La Verità”, ospite di un convegno a Piacenza: «Per molti se superiamo il 2% è la fine del mondo. Ma la fine è stata seguire la politica di austerità che ha ucciso questo Paese»

Diretto, ironico, aggressivo. Mario Giordano, opinionista del quotidiano “La Verità” parla con i colleghi. Europa da cambiare, sprechi, fiducia nel Governo (ma anche controllo su di esso), burosauri di Stato che pensano di fare l’opposizione a chi è stato eletto dai cittadini. Sono alcuni temi toccati durante una breve intervista, a margine della presentazione del libro “La sovranità appartiene al popolo o allo spread?” - alla Casa delle associazioni, dove Giordano è stato moderatore - scritto dal popolare economista Antonio Rinaldi, con la partecipazione dell’economista Fabio Dragoni e l’europarlamentare della Lega (gruppo Enf), Marco Zanni.

Negli Usa il Pil è salito del 4,2%, la Gran Bretagna, dopo la Brexit, ha una disoccupazione al 4%, ai minimi dal 1975. Cos’è che non funziona in Italia?

«Ieri all’Onu ridevano di Trump. Ma è l’Onu che fa ridere. Qui non funziona, perché c’è un sistema europeo sbagliato. Cambiare rotta è il minimo. Le ricette finora applicate non hanno funzionato hanno fatto aumentare deficit e debito. I cittadini lo sanno».

Lo Stato costa più di 800 miliardi l’anno. I cittadini vedono sprechi e non capiscono come non si possa tagliare almeno il 5%, che significa 40 miliardi in più…

«Si può tagliare. Ad esempio c’è l’enorme mondo delle partecipate, 80mila poltrone, inutili, spesso date a politici trombati. Ci sono gestioni fallimentari da parte di chi gestisce acqua pubblica, trasporti, energia. Oltre che tagliare, però, bisogna restituire l’efficienza».

Ora c’è la battaglia sulla manovra, siamo inondati ogni giorno dai numeri del Def: più o meno del 3%, ma prima era 0,8 eccetera.

«Leggo articoli deliranti, per cui se superiamo il 2% è la fine del mondo. Ma la fine è stata seguire la politica di austerità che ha ucciso questo Paese».

Il governo tiene e terrà se…

«Credo che il governo miri a tenere. Altrimenti avrebbero proposto misure più eclatanti».

Nel rispetto delle istituzioni, nelle ultime settimane il Quirinale è sempre più presente e interviene commentando, o lanciando moniti, le decisioni del Governo. Sta svolgendo il suo ruolo o c’è qualche problema di terzietà?

«Penso che ci sia una resistenza delle strutture, dei tecnocrati, dei funzionari, dei boiardi di Stato santificati da certa stampa. E questi rappresentano l’unica opposizione al Governo. Io questo non lo tollero. Quando un Governo viene eletto dai cittadini deve poter applicare le proprie politiche. Non ci può essere una posizione dell strutture. Qui c’è un problema di democrazia. A leggere alcuni giornali, invece, sembra che questi mandarini di Stato siano paladini della democrazia».

Nomina di Ermini al Csm e vicenda Casalino, da giornalista cosa ne pensi? Se al Csm fosse andato uno di area centrodestra cosa sarebbe accaduto?

«Apriti cielo (ride, ndr). Per quanto riguarda la stampa, c’è un doppio canale. Ricordate quanti fiumi di saliva sono scorsi alla nascita dei Governi Monti o Renzi e come è stato accolto l’attuale esecutivo? Attenzione, però, perché i cittadini credono sempre di meno alle favole».

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