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Ignazio La Russa con Fratelli d’Italia davanti a Equitalia: «Basta tasse»

L’ex ministro: «Alla Regione servono politici forti e trasparenti come Foti per riportare la gente a credere nella politica»

L’onorevole Ignazio La Russa di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale, già ministro della Difesa, è stato in visita questa mattina a Piacenza per sostenere la candidatura di Tommaso Foti, Anna Gregori, Edoarda Ghizzoni e Giancarlo Tagliaferri alle regionali di domenica prossima 23 novembre. Una visita d’impatto, quella di La Russa, perché non si è limitata all’incontro, molto partecipato, con i cittadini nelle vie del centro e nelle piazze dei mercati cittadini, ma ha visto il suo momento clou in una manifestazione con tanto di bandiere e striscioni di fronte alla sede piacentina di Equitalia, in viale del Mille. La scritta «Basta tasse» a caratteri cubitali la dice lunga sul senso dell’iniziativa alla quale l’ex ministro La Russa ha preso parte attivamente sventolando il Tricolore, stringendo mani, facendosi immortalare con i sostenitori e prestandosi alle domande dei giornalisti. Iniziativa aperta dall’ex deputato e candidato Tommaso Foti che è subito entrato nel vivo dell’argomento: «Questa è una regione tassane spendi, che vessa i cittadini in modo vergognoso con Irap, addizionale Irpef, bollo auto, e altri 25 balzelli. Una Regione che prende dalle tasche dei cittadini l’equivalente di una finanziaria dello Stato centrale. E con tutte le tasse che prende la Regione, appena si trova di fronte qualcuno che non può pagare usa il “braccio armato” di Equitalia».

Ed è da qui che parte La Russa: «Prima di tutto bisognerebbe essere sinceri. Non si può far finta di abbassare le tasse, come sta facendo il premier Renzi, quando poi dà il via libera alle Regione per raddoppiare la tassazione, per l’appunto, regionale. Se poi si aggiunge l’aumento vertiginoso della tassazione sulla casa, anche sulla prima casa, si è di fronte ad una vera presa in giro nei confronti dei cittadini. E a noi questo fa veramente rabbia. A qualche cittadino si è dato un “bonus” di 80 euro, a tutti ne sono stati tolti 160, anche a quelli che hanno avuto gli 80 euro; e tutto questo con l’aiuto delle Regioni. E la gente è giustamente avvilita perché mentre tira la cinghia si trova la gran parte dei consiglieri regionali, anche quelli ricandidati, che ora si trovano indagati. Come si può dar torto a chi si arrabbia, a chi si disamora della politica? I rimborsi dei consiglieri regionali vanno aboliti immediatamente». E prosegue: «A questo punto tocca a persone come Foti, che fanno politica da anni, sempre in maniera trasparente, cercare di far tornare alla gente la voglia di impegnarsi e battersi per la propria vita, perché di questo si tratta».

Certo, la situazione non è semplice in Emilia-Romagna, regione “rossa” «dai tempi di Noè», per dirla con La Russa; regione nella quale la sinistra sta riuscendo «ad annacquare questa campagna elettorale, di farla sembrare inutile». Secondo l’ex ministro, però, una campagna elettorale è come una partita di calcio: non è finita finché l’arbitro non fischia tre volte. E Fratelli d’Italia- Alleanza Nazionale può e deve essere la sorpresa finale, segnando magari all’ultimo minuto e vincendo la partita. «Siamo l’alternativa più credibile allo strapotere della sinistra in questa Regione - sottolinea La Russa - E se dovessimo finire all’opposizione, il nostro ruolo sarà quello di dare battaglia, come solo noi sappiamo fare, su ogni provvedimento che vada contro gli interessi dei cittadini».

Non si poteva poi non parlare di immigrazione, visto il luogo particolare della manifestazione: di fronte ai giardini Margherita, nel cuore del quartiere Roma che notoriamente è la zona di Piacenza a più alta densità di stranieri. E in questo campo La Russa marca subito le differenze con la Lega Nord, pur alleata in questa tornata elettorale: «La Lega contesta, come noi facciamo, la presenza degli immigrati, ma occorre anche fare proposte concrete. Noi ne abbiamo una precisa: una missione internazionale europea che sbarchi sulle coste libiche, dove non c’è più un governo, e faccia una testa di ponte, blocchi lì le partenze evitando centinaia, migliaia di morti; si occupi lì di valutare chi ha il diritto di essere accolto come profugo in Europa, far decidere lì in quale Stato intende andare chi ne ha diritto distribuendo gli immigrati in modo equo». In Europa, in effetti, non c’è una politica unitaria sul tema immigrazione ma La Russa è convinto che i Paesi affacciati sul Mediterraneo appoggerebbero una proposta del genere. E conclude ricordando che la opinione pubblica “non ne può più di vedere i nostri territori nelle mani di una minoranza di balordi. Occorre dare sicurezza ai cittadini, anche con quelle iniziative che, ad esempio, io avevo assunto quando ero Ministro. Con le pattuglie miste per strada, e a Piacenza le avete avute grazie alla collaborazione degli stupendi militari del Secondo Genio Pontieri, la gente si sentiva decisamente più sicura e il numero dei reati da strada (scippi e borseggi, in particolare) si era sensibilmente ridotto. Qui, in via Roma e in via Pozzo, io quelle pattuglie miste le rimettere domani, anzi fin da stasera».

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