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Il Cassinari rimane in via Scalabrini per i prossimi 27 anni

Dietrofront della Provincia di Piacenza sul futuro del liceo artistico, che non si trasferirà nell’ex comando dei vigili del fuoco di viale Dante. Galvani: «Non abbiamo cambiato idea per una questione di risparmio». Rolleri: «A gennaio sarà certa la destinazione dell’ex caserma dei pompieri»

Il Liceo Artistico Cassinari non si sposta. E’ arrivato l’accordo tra la Diocesi di Piacenza-Bobbio – proprietaria della struttura di via Scalabrini – e la Provincia di Piacenza, responsabile degli istituti superiori secondari della città. Il liceo, come ipotizzato in un primo momento dall’ente di via Garibaldi negli scorsi mesi, non si trasferirà nell’ex comando dei vigili del fuoco di viale Dante. Questo grazie all’intesa sancita con una stretta di mano in data odierna: la Provincia acquisirà il diritto di usufrutto della struttura di via Scalabrini, mentre la Diocesi si impegna di tasca propria ad adeguare i locali.

«È un’operazione importante – commenta il presidente Francesco Rolleri -  perché sono state messe insieme le esigenze di vari soggetti: del nostro ente, della scuola, l’esigenza della città di non avere un buco in centro storico e della Diocesi che avrebbe dovuto sistemare i locali senza motivo. È un compromesso che soddisfa tutte le parti in causa». Per 27 anni la Provincia avrà in usufrutto la struttura, investendo 2 milioni e 400mila euro, invece degli oltre 6 previsti per un eventuale spostamento in viale Dante (che andava anch'essa sistemata). Visto l'investimento della Provincia e il legame duraturo, la Diocesi può così pensare - di tasca propria - di adeguare a livello antisismico. Entro la fine del 2015 verrà stipulato un contratto preliminare tra le parti: quello definitivo verrà siglato nei primi mesi del 2016, quando l’ente avrà ottenuto tutte le autorizzazioni del caso. Nell’assestamento di bilancio di lunedì prossimo saranno stanziate le risorse necessarie per la stipula del contratto. In precedenza la Provincia pagava un affitto annuo alla Diocesi di 187mila euro.

«Oggi la struttura – ha dichiarato il consigliere con delega alla scuola Paola Galvani - non soddisfa l’attuale normativa in materia di sicurezza degli edifici pubblici. Per questi motivi avevamo fatto altre valutazioni per il futuro di 700 studenti. Per fortuna la proprietà si è resa disponibile a questa mediazione: siamo tutti contenti per questi lavori di consolidamento e messa a norma. Avremo così aule dimensionate in modo efficiente in futuro e comode: i banchi dell’istituto sono infatti più grandi di quelli normali per le attività di disegno». Con i 2 milioni e 400mila euro la Provincia renderà gli spazi più idonei alle attività scolastiche. «Sarà in linea con la “Buona Scuola”. Le lezioni non verranno mai interrotte per i lavori e speriamo che per tanti anni nessuno ci debba mettere più mano. Questa è la soluzione migliore, anche dopo aver ascoltato l’opinione pubblica sul ruolo fondamentale della scuola per il centro storico. Tutte le forze politiche ci hanno suggerito questa soluzione, soprattutto il centrodestra. Ringrazio gli uffici tecnici ed amministrativi che hanno vagliato le diverse ipotesi e ci hanno dato un quadro chiaro».

I lavori inizieranno nel 2016: il progetto è già stato presentato alla Soprintendenza, che ha dato un parere informale positivo. «Da un impegno di 6,3 milioni – fa notare Galvani - ai 2,4 milioni che andremo a impegnare, c’è un considerevole risparmio, che permette di fare altre valutazioni. L’ottica non era quella di risparmiare, ma volevamo verificare quale fosse il ruolo più idoneo e ideale per la struttura. La parola “risparmio” non è stata il motore di questa azione. Non è che abbiamo pensato inizialmente a un megaprogetto e poi l’abbiamo abbandonato: il primo pensiero era mettere in sicurezza gli studenti e avevamo l’ex caserma libera. Fortunatamente la proprietà dell’istituto si è resa disponibile».

«Esprimo grande soddisfazione – ha aggiunto il sindaco Paolo Dosi, in un primo momento incerto sull’ipotesi di viale Dante, poi più convinto – perciò ringraziamo l’Amministrazione provinciale per l’impegno e per la flessibilità che ha messo in campo con la Diocesi, vista la delicatezza dell’intervento sul contesto urbano e sul tessuto scolastico. Si è dimostrato in questo caso come la politica non ha “pregiudizialmente” sposato delle tesi: ha preso seriamente in considerazione gli aspetti tecnici, gli equilibri e le ricadute. Si è tenuto conto delle opinioni dei cittadini. Questa sintesi la consideriamo positiva».

«Siamo soddisfatti – ha detto la sua Giovanni Tiberi, preside del Cassinari - perchè l’istituto si identifica in quella sede. Siamo in centro storico, di fronte c’è il Politecnico. È un discorso di lungo termine: si renderà così più efficiente e bella la scuola per i prossimi 27 anni e questo ci fa piacere.  Resta solo il problema della palestra: so che ci sono alcuni campi parrocchiali nei dintorni (uno è dei Scalabriniani) che in futuro potremmo utilizzare per fare qualche attività». Rolleri ha promesso di cogliere lo stimolo del preside e fare il possibile per intraprendere altri dialoghi per le strutture sportive.

Rimane – ancora una volta – sul tavolo il destino della caserma di viale Dante, ormai libera da due anni e inutilizzata. «È sempre aperto un confronto – ha ammesso Rolleri - tra Provincia e Comune per pensare all’utilizzo dell’ex caserma di viale Dante. È una priorità per la nostra Amministrazione: speriamo entro la fine di gennaio 2016 di poter comunicare un eventuale accordo per quello spazio. Ci sono problemi legati all’amianto sul tetto (180mila euro per la bonifica): quell’intervento lo faremo a prescindere di qualsiasi ipotesi in campo».

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