Il centro storico di Piacenza, il punto di Marco Colosimo (Pc Viva)
Riceviamo e pubblichiamo una nota stampa di Marco Colosimo, consigliere comunale di Piacenza Viva: «Prendendo spunto dal format utilizzato da Libertà su “Il Centro Storico” a cui hanno risposto l’assessore al commercio ed i rappresentanti delle associazioni commercianti, vorrei esprimere le mie impressioni come consigliere comunale “civico” e conseguentemente come cittadino».
1-Il Centro muore, è così?
Con tutte le premesse del caso, che possono tenere conto anche di una situazione generalmente più difficile, ad oggi né le amministrazioni comunali che si sono succedute in questi ultimi anni, né le associazioni di categoria hanno dimostrato di saper gestire l’innegabile involuzione del centro.
E questo vale sia a livello di attività commerciali, residenziali, attrattività, servizi e sicurezza.
Qualche piccolo esempio? Domenica mattina, tolto il periodo natalizio, come sarebbe bello passeggiare in centro, che bello per i turisti ammirare le bellezze storiche; peccato che da Barriera Genova, passando per il Corso, non si trovi un negozio aperto, o un bar dove bere un caffè o fare colazione, fino a Piazza Cavalli…….Non parliamo della ristorazione…!
Già piazza Cavalli, la bella e unica piazza Cavalli. Oltre allo scempio delle pietre nel rifacimento del lastrico, cosa è stato pensato, seriamente per rivitalizzarla? Il perimetro della piazza è per lo più occupato da Banche, Enti (Inps) e ben poche attività commerciali. E’ un salotto naturale a cielo aperto, perché non sfruttarlo?
2-Il peso della crisi
L’ho messo come premessa. La crisi c’è ed è pesante. Non è però l’unica responsabile della situazione attuale, che si sta trascinando da tempo e continua a degenerare.
3-Ztl e parcheggi
La Ztl non va assolutamente allargata, anzi più di una perplessità rimane sull’inserimento in Ztl di parte di via Scalabrini. Va aumentata invece la pedonalizzazione vera.
Mancano parcheggi agevolati, in centro, per dipendenti e residenti, o meglio, vanno meglio veicolati i parcheggi esistenti: la Cavallerizza a 3€ al giorno perché non viene adeguatamente pubblicizzata?
Stendiamo un velo pietoso sul trasporto pubblico, oggetto di una discussa mini rivoluzione a inizio anno. I bus devono essere puntuali, servire un maggior numero di utenti, in sicurezza.
4-Cabina di regia
Passi un discorso di coordinamento, ma lascia a dir poco perplessi che l’assessore affermi che di risultai ce ne sono stati, elencando: “…il logo del centro,il sito,l’app.eventi,….”.
La sensazione è che la Cabina esista per fruire dei finanziamenti. Al momento ha ancora tanto da fare e da dimostrare.
5-Stop ai Decibel
Il problema è ben più ampio nell’ambito del Psc. Rue e zonizzazione acustica stanno dimostrando ancora una volta l’impreparazione dell’amministrazione, sia in campo tecnico che, con un discorso più ampio, di visione della Città.
6-Declino, i responsabili?
Nel momento in cui si risponde alla domanda si ammette che il centro muore ed è in declino. La responsabilità va equamente suddivisa su tutti. Perché tutti parlano, parlano, ma al dunque continuano a parlare e basta. Il problema è grande:l’amministrazione prende atto e gestisce uno stato di fatto,le associazioni si scontrano con esigenze e mentalità diverse (il negoziante di via Garibaldi o via s.Antonino ha necessità ed esigenze a volte diverse da quello del Corso o di via XX settembre), ed i cittadini residenti che sono i primi a puntare il dito, sono i primi poi ad essere intolleranti a qualsiasi innovazione che cambi anche solo di un millimetro le proprie abitudini.
Solo con il buon senso ed una reale ed innovativa volontà fattiva da parte di tutti, possiamo, nel tempo progettare e costruire il futuro del Centro e della Città.
Vorrei chiudere, prendendo spunto dall’intervento del Presidente di Confindustria su un altro tema a me caro, L’Expo. Aldilà delle considerazioni di principio, condivisibili, il titolo e la chiusura pone non pochi quesiti: “Ragazzi finalmente tocca anche a voi essere protagonisti di Expo 2015”…..
Non solo io, in questi giorni, ho sottolineato le perplessità sul fare squadra, ma soprattutto che “un contenitore debba avere dei contenuti”. Parliamo concretamente, non solo a livello ideale, di quello che Piacenza ha fatto, sta facendo e farà non solo x Expo ma per il suo futuro, e poi vedremo se realmente toccherà a noi giovani essere protagonisti.
Insieme ad altre persone e associazioni che si sono espresse in merito, sono disponibile a portare , anche su questo, il mio modesto contributo.