«Il centrodestra deve governare autonomamente per i prossimi 5 anni»

Un incontro sul Pubblico Passeggio, all’Old Facsal, per chiudere la campagna del centrodestra unito. Candidati, amministratori locali, militanti e simpatizzanti di Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia e Noi Moderati si sono dati appuntamento nella serata di giovedì 22 settembre per lanciare un appello al voto agli indecisi. Il messaggio di fondo che tutti i candidati alle elezioni politiche hanno espresso aveva al centro l’importanza di scegliere uno dei quattro partiti della coalizione. Gli indecisi sono tanti, l'obiettivo è convincerli a scegliere una delle quattro forze. Tommaso Foti, candidato di Fratelli d’Italia, ha inoltre ringraziato il senatore uscente della Lega Pietro Pisani. «Abbiamo rappresentato in questo mandato il centrodestra piacentino in Parlamento con lui e con Murelli, tenendo alta la bandiera».

«Il centrodestra – è l’intervento di Foti alla platea - deve governare autonomamente nei prossimi 5 anni. “Insieme per l'Italia” sono le tre parole usate dal centrodestra nazionale a Roma per chiudere la campagna. Dobbiamo dare un governo al popolo e non alle lobby. In queste ore siamo bombardati di messaggi sui giornali e in tv. Si dice che tutti i mercati e l’Europa abbiano paura del centrodestra: la verità è che gli unici ad avere paura sono quelli di sinistra, che perdono il potere». Il deputato uscente ha parlato anche di Piacenza. «Lo abbiamo visto cosa ha fatto l’Amministrazione, revocando i dirigenti delle partecipate. Hanno tolto il più grande storico italiano dell’arte del ‘900 dalla Ricci Oddi. Dimostrano l’arroganza di un potere che vorrebbero esercitare senza limiti. Dobbiamo mandare a casa chi, senza mai vincere, ha governato in 8 degli ultimi 10 anni e ora spiega cosa vorrebbe fare in caso di vittoria».

«Le forze di “Noi moderati” – ha detto la candidata fidentina Francesca Gambarini - rappresentano la concretezza per il territorio. Volevamo rappresentare quella forza e quell’equilibrio al centrodestra». «È stata una campagna elettorale intensa – ha preso la parola Gianluca Argellati di Forza Italia, candidato con Isabella Martini e Paola Pizzelli -, anomala, concentrata tutta in un mese. La sinistra chiede un voto contro. Il centrodestra non si è mai scomposto e dal primo giorno ha lavorato sul programma. Le sinistre non sanno cosa dire agli italiani, hanno paura di governare. La missione è rovinare la festa a loro domenica».

«La paura e la preoccupazione – è intervenuto anche Armando Siri (Lega), il teorico della flat tax - sono uno strumento per dominare le masse. Dopo i due anni di emergenza Covid, c'è la crisi energetica, causata dagli speculatori. Noi abbiamo chiesto uno scostamento di bilancio da 30 miliardi per evitare il fallimento di imprese e attività. Dobbiamo mettere mano al portafoglio, serve un Governo forte che prenda decisioni subito da ottobre». Siri ha giustificato l’impegno leghista nel Governo Draghi. «La Lega paga un prezzo altissimo, a Salvini è stato chiesto un sacrificio nell'ultimo governo. Sapeva di non fare il bene del partito, gli dicemmo che non sarebbe stato ripagato per questo sforzo. Ha voluto fare un gesto generoso, autentico, di cuore. E al Governo, ad esempio, abbiamo bloccato la riforma del catasto, che era una patrimoniale. Così come abbiamo bloccato la delega fiscale». Siri ha ribadito che il Carroccio nel primo Governo Conte «votò per un reddito di cittadinanza in grado di aiutare a cercare un lavoro, non per far stare la gente sul divano». Adesso la flat tax. «La sinistra dice che aiuta i ricchi? Se uno si sente ricco a 1500 euro al mese... Ora serve il coraggio per fare le cose».

«Il centrodestra è unito – ha concluso Elena Murelli (Lega) ringraziando Pisani -, lo abbiamo dimostrato per tutta la campagna. Noi abbiamo ricette, non promesse. Non dobbiamo guardare i sondaggi, ma convincere gli indecisi».