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Il Comitato “Difendiamo i nostri figli”: «La Giunta sta rispettando i suoi impegni»

Il Comitato plaude alla decisione della Giunta di uscire dalla rete Ready: «Non si vuole essere condizionati da minoranze ideologizzate che vogliono imporre il loro pensiero unico a una maggioranza»

Il Comitato locale “Difendiamo i nostri figli” di Piacenza plaude all’iniziativa del Comune di Piacenza di uscire dalla rete Gay friendly “Ready”. «Con l’uscita di Piacenza dalla rete RE.A.DY. possiamo verificare in concreto come la nuova Amministrazione comunale di centrodestra guidata dall’avvocato Patrizia Barbieri stia rispettando, con convinzione e dedizione, i principali impegni programmatici assunti durante la campagna elettorale, a cominciare da quelli più coinvolgenti in relazione ai princìpi non negoziabili, quelli che fanno assolutamente la differenza in termini di rispetto della vita, dell’uomo integrale, del cittadino-persona, di una società ad autentica misura d’uomo, della famiglia naturale e di rapporti interpersonali ordinati, ove il rispetto per le scelte individuali non venga confuso con il rovesciamento dei normali ritmi della natura e con un inopportuno e ingiustificato prevaricamento di minoranze rispetto alla comunità ordinaria, la quale, ancorché spesso silenziosa, non è certo né rassegnata né demotivata.

Ricordiamo che RE.A.DY è la Rete Nazionale delle Pubbliche Amministrazioni anti-discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere. Ciò che ha creato problema per la maggioranza dei cittadini che ha scelto di non restare silenziosa non è la doverosa necessità di non discriminare alcuna donna o uomo, ma i contenuti e le modalità intraprese dalla rete: non si può, infatti, combattere la discriminazione strumentalizzando le vite delle persone che si dichiarano LGBT per imporre modelli di educazione sessuale che non hanno fondamento scientifico e urtano la sensibilità dei bambini. E’ evidente che non si vuole essere condizionati da minoranze ideologizzate che vogliono imporre il loro pensiero unico a una maggioranza che ha deciso di non accettare più questa deriva.

L’iniziativa in oggetto, nel più ampio ambito della condivisibile lotta alle discriminazioni e al bullismo (che auspichiamo venga non solo mantenuta, ma rafforzata) introduce l'ideologia gender, che con la lotta alle discriminazioni e al bullismo non ha nulla a che vedere. La scelta di politici e amministratori da parte della popolazione deve avere, indipendentemente dal colore politico, queste priorità, un principio che gli elettori, alla prova dei fatti, sanno ricordare. Così è stato a Piacenza e siamo perciò ben soddisfatti del percorso di recupero che la nostra città, grazie alla sua nuova Amministrazione, sta facendo, sulla via di una società a misura d'uomo e nel rispetto dei precisi impegni elettorali. La buona politica esiste ancora.  Molta gratitudine, dunque, e apprezzamento al sindaco Patrizia Barbieri, al suo assessore alla Famiglia Massimo Polledri e alla Giunta tutta. Auspichiamo che la Giunta continui sulla strada intrapresa per la difesa della dignità di ogni piacentina e di ogni piacentino.

Come Comitato Difendiamo i Nostri Figli di Piacenza rimaniamo a disposizione per momenti di confronto e di dialogo costruttivo che possano contribuire a far crescere il livello di civiltà della nostra bella città. Ribadendo con convinzione che tutte le genuine iniziative antidiscriminatorie - siano esse interventi volti a sensibilizzare giovani e adulti, o la creazione di centri di ascolto, o quant'altro – troveranno sempre da parte del CDNF non solo approvazione, ma convinto appoggio».

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