rotate-mobile
Politica

Il Comitato per il No: «Abbiamo impedito un’aggressione maldestra e pericolosa alla Costituzione»

Il Comitato per il No al referendum costituzionale di Piacenza esprime soddisfazione per il risultato ottenuto nella provincia di Piacenza e, in modo particolare, a Piacenza

Il Comitato per il No al referendum costituzionale di Piacenza esprime soddisfazione per il risultato ottenuto nella provincia di Piacenza e, in modo particolare,  a Piacenza.  «Ringraziare il popolo italiano e la cittadinanza piacentina è poco. Ricordiamo che per la seconda volta in dieci anni – un altro nostro NO è stato espresso nel 2006 – il popolo italiano ha onorato l’art.1 della nostra Costituzione: la sovranità appartiene al popolo.  Il popolo non ha fatto un piacere a noi del NO e, in realtà, non sapevamo di essere in gran numero, ma ha assunto piena e diretta responsabilità, con una grande partecipazione al voto che ha un significato ancora più alto, dato l’indebolimento della democrazia in questi anni. Il popolo italiano ha dato alta prova di esercizio della democrazia e di piena consapevolezza. Il popolo sovrano sa di essere tale.

Il Comitato in difesa della Costituzione di Piacenza fa parte del Coordinamento per la Democrazia Costituzionale, il coordinamento progressista per il NO, presieduto da un grande e generoso costituzionalista, Alessandro Pace.  Il nostro Comitato, formato da volontari che si sono autofinanziati, ha sempre contestato nel metodo e nel merito questa trasformazione della Costituzione operata dal Ddl Renzi- Boschi. Siamo quelli dei banchetti, delle piazze, dei mercati, delle tante iniziative, piccole e grandi, senza risorse economiche e senza media a loro seguito.
I mezzi che abbiamo usato sono stati i nostri corpi, la nostra testa, le nostre voci, i nostri volti e la nostra passione civile costituzionale. Non siamo populisti: siamo cittadini, siamo quella parte di popolo della Repubblica italiana (Repubblica che la Costituzione ha organizzato in forma parlamentare) che crede nel sistema democratico e nella partecipazione che si è attivata per impedire aggressioni maldestre e pericolose alla Costituzione.

Abbiamo dialogato con tutte e tutti, perché la Costituzione è di tutti. Non abbiamo mai aggredito, né ci siamo rivolti con disprezzo a chi aveva opinioni diverse e opposte alle nostre. Non ci siamo negati ai confronti.
La lezione da trarre da quanto è accaduto è che la Costituzione va messa in sicurezza e non potrà mai più essere arma politica contingente per una maggioranza di turno. Noi continueremo a vigilare, a stare ben svegli.

Come ha sottolineato Alfiero Grandi, il vicepresidente del Comitato del NO in un’intervista rilasciata a Luca De Carolis “Questa vittoria per il nostro Comitato non rappresenta il rompere le righe, abbiamo proposte da fare e vogliamo vigilare… le nostre proposte (sono) sulla legge elettorale...E lavoreremo per la corretta applicazione della Costituzione».
 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Il Comitato per il No: «Abbiamo impedito un’aggressione maldestra e pericolosa alla Costituzione»

IlPiacenza è in caricamento