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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Il Comune apre ai matrimoni civili anche nelle dimore private

In consiglio comunale si è discusso del regolamento del bando sperimentale sui matrimoni civile al di fuori di Palazzo Farnese e della sede di via Beverora

Non solo Palazzo Farnese e la sala di via Beverora. L’amministrazione comunale – per volere dell’assessore Giorgia Buscarini – intende allargare il ventaglio di possibilità per quanto concerne i luoghi deputati ad ospitare i matrimoni civili. Attualmente sono due i luoghi preposti per questa eventualità: il salone “Pierluigi” di Palazzo Farnese (di proprietà del Comune da oltre un anno) e una sala della sede degli uffici dell’anagrafe dell’ente di via Beverora. Il consiglio comunale ha allora dato l’ok – contrario il centrodestra – al regolamento per individuare attraverso un bando altri locali per ospitare i matrimoni civili del capoluogo. «Ci sarà un bando sperimentale di un anno – ha spiegato Buscarini - per i luoghi che potranno ospitare le ville. Tutti potranno partecipare, ma i locali dovranno essere di un certo pregio e valore storico, artistico e culturale. La possibilità è aperta anche a dimore private: saranno gli ufficiali del Comune che decideranno i tempi e i modi. È una possibilità: un ulteriore offerta per portare i cittadini a sposarsi a Piacenza».

La proposta non è piaciuta al centrodestra. Tommaso Foti (Fratelli d’Italia) teme che l’Amministrazione «favorisca alcuni amici» nel bando sulle dimore private. Paolo Garetti (Lista Sveglia) e Marco Colosimo (Piacenza Viva) hanno sottolineato il problema dell’impiego del personale del Comune, che risulterebbe – qualora fossero numerosi i luoghi per i matrimoni - troppo impegnato in quest’attività. «Non vogliamo - ha aggiunto Giovanni Botti  del Pdl - che il Comune abbia un settore di “wedding planning”, il matrimonificio alla Las Vegas lo lasciamo agli americani; se si deve utilizzare il matrimonio per portare gente a Piacenza siamo veramente alla frutta». La proposta dell'amministrazione ha visto così il voto contrario del centrodestra e l'astensione di Moderati, Movimento 5 Stelle e Pallavicini (Sinistra per Piacenza), ma è riuscita a raccogliere i voti necessari per dare il via al bando. 

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