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Martedì, 23 Aprile 2024
Politica

Il Comune esce dal coordinamento nazionale per la pace e i diritti umani

L’ente non fa più parte del coordinamento, che comportava una quota d'iscrizione annuale: poche settimane fa il Comune è infatti entrato a far parte del segretariato mondiale dei premi Nobel

Come già annunciato, il Comune di Piacenza è entrato a far parte del protocollo d’intesa che coinvolge il Segretariato mondiale dei Premi Nobel per la Pace onlus. Primo atto ed evento - che ha visto l’assessore Massimo Polledri – dell'ingresso nella nuova realtà è stato la visita in città di lord David Trimble, premio Nobel per la Pace 1998. Aderendo a questo protocollo, il Comune ha scelto di uscire da un altro accordo, sottoscritto nel 2005: Piacenza non fa infatti più parte dell’associazione “Coordinamento Nazionale Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani”, che ha sede a Perugia. Dal 1986 il Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la pace e i diritti umani promuove l'impegno dei Comuni, Province e Regioni italiane per la pace, i diritti umani, la solidarietà e la cooperazione internazionale. Tra sue le principali attività ci sono: la promozione dell'educazione permanente alla pace e ai diritti umani nella scuola, l'organizzazione della Marcia per la pace Perugia-Assisi e delle Assemblee dell'Onu dei Popoli, la promozione della diplomazia delle città per la pace, il dialogo e la fratellanza tra i popoli, lo sviluppo della solidarietà internazionale e della cooperazione decentrata contro la miseria e la guerra, la promozione di un'informazione e comunicazione di pace, la campagna per il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio, l'impegno per la pace in Medio Oriente e nel Mediterraneo, la costruzione di un'Europa delle città e dei cittadini, strumento di pace e di giustizia nel mondo

«L'adesione al segretariato mondiale dei premi Nobel – commenta l’assessore Erika Opizzi – è gratuita, il protocollo da cui siamo usciti era oneroso per ogni attività che s’intendeva svolgere. Ma non veniamo meno alle stesse attività e agli obiettivi che perseguivamo con il precedente coordinamento: i principi rimangono quelli». La quota annuale d’iscrizione al coordinamento degli enti locali da cui il Comune è uscito era di mille euro all’anno. 

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