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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

«Il Consiglio comunale si è dimenticato di preoccuparsi del futuro dell’attuale ospedale»

Progetto nuovo ospedale, i commenti e le considerazioni dei lettori stimolano il dibattito

Nuovo ospedale. La recente dichiarazione del consigliere comunale Luigi Rabuffi (“Piacenza in Comune”) https://www.ilpiacenza.it/politica/rabuffi-questa-situazione-ci-ha-dimostrato-che-il-nuovo-ospedale-non-ha-senso.html, ci dà l’occasione per riferire altre voci critiche che ci sono giunte da lettori a commento della nostra cronaca dell’incontro,  promosso  dal Co.Sil presieduto da Federico Scarpa e dell’intervento del dottor Giampietro Comolli.

- “La storia di questo nuovo ospedale è nata nel segno della ipocrisia e di interessi personali e partitici. E lo dimostrano i fatti: la mancanza di chiarezza, di trasparenza e di esperienza tecnica, nei confronti dei cittadini e delle Istituzioni. A dire il vero, è già da un po' di tempo che l'argomento non era più di grande interesse pubblico. Come mai? Forse i soldi da stanziare per questo progetto hanno preso un'altra strada? Qualunque sia la situazione è indispensabile che le Autorità competenti diano un resoconto chiaro ai cittadini e alle Istituzioni coinvolte”;

- Condivido quanto evidenziato nell'articolo. Bisognerebbe potenziare infrastrutture lavorando su quanto già presente ... ma sono solo una voce del coro e la politica ha delle ragioni che il non politico non capisce

- Apprezzo molto! Condivido tutte le ragioni critiche esposte;

- Il punto nevralgico sono oggi i Pronto Soccorso, i Day Hospital e la divisione di una qualsiasi struttura non più in “cliniche mediche” ma in “servizio terapeutico al malato”. Sono due cose completamente diverse: la prima ruota attorno al primario e ai modelli di una sanità ospedaliera vecchia maniera di malattie note e poche … oggi invece si osserva una sanità meno certa di come curare, di un malato che ha bisogno di più assistenti e assistenze diverse, una degenza in funzione di età-malanno e non solo della ipotesi clinica;

- Ritengo che sia argomento da approfondire soprattutto nella parte che riguarda l'utilizzo del vecchio nosocomio

- Riguardo alla costruzione del nuovo ospedale, in questo momento le priorità sanitarie devono essere altre! Non c'è una copertura economica totale da parte della Regione, una cifra importante è carico quindi dei cittadini. E poi, continuano a toglierci servizi essenziali (posti letto, prestazioni mediche specialistiche, non abbiamo un servizio di emergenza autonomo, mancano soprattutto i medici, ma anche gli infermieri, mancano i mezzi di soccorso e propinano ai cittadini delle strutture fatiscenti come le case della salute!!!) In tutte le grandi città gli ospedali sono rimasti in padiglioni e nei centri urbani con possibilità per i visitatori ed il personale di usufruire di mezzi pubblici idonei!  A Piacenza, non si può costruire l'Ospedale se non c'è vicino il parcheggio!!! Ma potenziamo questi servizi pubblici, non  è un disonore prendere il pullman e provare a lasciare le macchine nei garage!. L'ospedale monoblocco, ormai è sorpassato e non ci investe più nessuno in strutture del genere. Certo, creare un servizio di emergenza e Pronto soccorso polivalente, strutture preparate per infettivi e possibili pandemie. Abbiamo visto che i nostri ospedali non sono attrezzati, altrimenti, in poche ore non si sarebbero contagiati cinque medici e due infermieri e altri pazienti. Sul Coronavirus, troppe chiacchiere, atteggiamenti edonistici di alcuni politici e disinformazione. Provvedimenti di prevenzione arrivati in ritardo e incompleti. L'OMS non ha dato disposizioni decisive, troppe incertezze anche dalla Sanità europea che ha lasciato agli Stati membri potere decisionale! Tutto ciò ha pesato sulla diffusione del virus che presenta, comunque, caratteristiche pandemiche.

Dal presidente Co.SIL Federico Scarpa:

«L’interessamento suscitato dall’articolo pubblicato da IlPiacenza e  alcune telefonate di conforto ricevute, mi inducono a ritornare sull’ argomento ed ampliare alcuni punti: Parto dal Polichirurgico. Il dottor Baldino dichiarò formalmente “prima di erogare qualsiasi finanziamento, occorrerà stabilire cosa fare della struttura sanitaria di via Taverna”.  Sia per la parte storica e soprattutto per il polichirurgico a tutt’oggi nessuno ha detto chiaramente come si intende operare sulla destinazione delle aree interessate. Tutto tace mentre la città si interroga sull’ utilizzo non solo di queste strutture, ma anche della sistemazione di quel pezzo di città Barriera Torino, via Taverna, Piazza Borgo.  Il Consiglio comunale, molto attento sulla questione, ha forse dimenticato di discutere sulla destinazione del Polichirurgico e anche sull’ipotesi di sistemazione dei parcheggi adiacenti. Il dibattito attorno al nuovo ospedale?; Dopo le fiammate iniziali tutto è stato messo a tacere perché ? È evidente la mancanza di chiarezza e trasparenza nei confronti dei cittadini eppure sulla parte tecnica ci sarebbe qualcosa da dire. Ma le categorie commerciali e artigiane, non hanno nulla da dire? Forse la loro presenza nella commissione comunale li condiziona a tal punto di non difendere gli interessi dei loro iscritti? Cosi pure le categorie economiche così silenziose da rasentare l’omertà, non possono portare il loro importante contributo? Anche i tanti paventati parcheggi sono un falso problema quando ne vorranno parlare comune e AUSL i cittadini e noi saremmo ben contenti di ascoltarli. Per il momento attendiamo risposte in merito, ma temo che sarà una lunga attesa e mi congratulo con quei cittadini che giustamente seguono con attenzione l’evolversi della situazione».

                                                                                                                                             

                                                                                                                                                                                                                                                                                       

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