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Domenica, 24 Settembre 2023
Politica

Il Consiglio mette in vendita le quote Iren, ma il centrodestra perde per strada i Liberali

Azioni in vendita a 2,20 euro per finanziare il piano delle opere pubbliche: potrebbero arrivare 5 milioni. Nel centrodestra terra bruciata intorno ad Antonio Levoni e ai Liberali, che non votano la delibera. Passoni: «Sono stato diffamato, dette falsità». Una parte della maggioranza minimizza, ma non per il sindaco: «Dialettica distruttiva, i Liberali hanno cambiato idea su di noi ma andiamo avanti»

IL SINDACO: «I LIBERALI HANNO CAMBIATO IDEA SU DI NOI»

Il sindaco Patrizia Barbieri è sempre stato convinto: vendere le quote di Iren è la scelta giusta, sicuramente meglio che aumentare l’Irpef. «Già nel 2017 avevamo detto – ha preso la parola il primo cittadino - di procedere prima o poi alla vendita, non era una novità. Tempo per Liberali con Barbieri (Gulieri, Levoni, Giarelli)-2dibattere su questo argomento, ce n’è stato. Abbiamo preso la decisione di non aumentare l’Irpef, ne abbiamo discusso a dicembre, e vendere le quote, per restituire alla città quelle opere attese e contenute nel piano delle opere 2019-2021. E con i soldi della vendita una parte di queste opere si può realizzare. Il tempo c’è stato, è mia la responsabilità oggi di discutere e votare per la vendita delle azioni. Quando alcune settimane fa ho dichiarato che c’è qualcuno che ferma l’azione dell’Amministrazione, mi riferivo proprio a questi casi. Stiamo stati eletti non per opere faraoniche, ma per concretizzare interventi richiesti. Non è accettabile quello che è accaduto in questi giorni, siamo arrivati davvero alla diffamazione. È una dialettica distruttiva e non tollero queste cose. Non stiamo svendendo, ma vogliamo andare e portare a casa risultati per Piacenza. Mi prendo la responsabilità per andare avanti». Barbieri ha mandato un messaggio ai Liberali Piacentini. «Ai tempi della vendita di Iren in Provincia di Piacenza il consigliere provinciale Antonino Coppolino, attuale presidente dell’associazione dei Liberali Piacentini, votò a favore e non obiettò mai sull’operazione. Si sono sentite parole gravi: si è detto che il vicesindaco non si sa cosa sta facendo e che l’assessore al bilancio gonfia i problemi. Ci si assuma la responsabilità di dire che si è cambiata idea su questa Amministrazione da parte dei Liberali. L’Amministrazione invece non ha cambiato idee e prosegue per la sua strada».

IL CENTRODESTRA RIMPROVERA LEVONI E I LIBERALI

«Condivido le parole del sindaco – ha preso la parola Sergio Pecorara (Forza Italia) -. Non c’è nessun caso politico nel centrodestra, Forza Italia è stata d’accordo dal principio sulla vendita delle quote Iren. Tutti si erano già espressi nel centrodestra su questa proposta: i proventi servono per investire sulla città. Su quello che è successo in commissione 4 si volta pagina e si va avanti. Levoni scelga se stare in maggioranza o no». «Perdiamo troppo tempo – si è lamentata Lorella Cappucciati (Lega) - a litigare qua dentro. Il gioco politico crea confusione, sono diversi mesi che parliamo della vendita delle quote. La minoranza ci accusa di non fare niente e poi qua ci blocca quando abbiamo già deciso».

Ha preso le distanze dal comportamento dei Liberali il leghista Davide Garilli. «Sono infastidito e stufo da queste situazioni – ha detto Garilli - che si ripetono nella maggioranza. È giusto discutere a porte chiuse sui temi che cambiano le sorti della città, stride chi esprime la propria opinione in altre sedi. C’è chi “urla” sui giornali senza cognizione di causa. Chi ha partecipato alle riunioni di maggioranza ha ben idea di cosa si era deciso su Iren». La Lega sancisce lo strappo con i Liberali. «C’è chi ha sfruttato la lista civica del sindaco allestita da Paolo Garetti – che si chiamava “Prima Piacenza” - per poi cambiare subito nome ribattezzandosi “Liberali”. Non abbiamo bisogno di un’associazione o di qualche economista che ci dica cosa fare e scriva il programma, scalfendo la maggioranza dal primo giorno. O si sta in maggioranza o si va fuori». «Io voterò a favore – è la critica che Nelio Pavesi (Lega) fa ai colleghi della Giunta - ma non c’è stata la volontà di guardare nelle pieghe del bilancio e tagliare». «In una coalizione eterogenea ha minimizzato il capogruppo leghista Carlo Segalini - sono problemi normali, è che Levoni ha sbagliato modi e tempi».

«Io non sono scandalizzato – ha detto Michele Giardino (Gruppo Misto) - se qualcuno in maggioranza mette in discussione la questione Iren e cambia idea. È chiaro che è un pretesto quello della vendita delle quote, i Liberali stanno mettendo in discussione tutta la politica di bilancio dell’Amministrazione. Perché questo strappo, che può apparire inspiegabile a molti?».

«Sono sempre stato scettico sulla vendita delle quote – ha dichiarato Nicola Domeneghetti (Fratelli d’Italia) - ero l’unico nel centrodestra che la pensava in un certo modo, fino alle esternazioni di Levoni. Mi sono informato e ora dico che ci sono poche alternative. Però chi nella maggioranza vota contro alla vendita delle quote – si riferisce sempre ai Liberali - smentisce ciò che abbiamo deciso a dicembre non aumentando l’Irpef».

 
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