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«Il mantenimento del prezioso presidio dei vigili del fuoco di Bobbio è anche merito nostro»

In una nota Marco Bergonzi (Pd) interviene su due argomenti di estrema attualità: la ripresa dei lavori per la tangenziale da San Polo a Carpaneto e i problemi di organico dei vigili del fuoco: «Con me venne il sindaco Roberto Pasquali, perché prima che esponente di un altro partito era il rappresentante istituzionale di quella comunità»

«Apprendo con piacere che l'onorevole Tommaso Foti abbia presentato interrogazioni in merito alla variante Strada provinciale 6, tangenziale San Polo - Carpaneto, ed ai vigili del fuoco di Piacenza, ha fatto bene». Inizia così la nota dell'ex parlamentare del partito democratico Marco Bergonzi, relativamente ai lavori interrotti da diversi anni. «Per amor di verità però, ed anche per evitare che possa sembrare che di tali questioni ci si inizi ad interessare solamente da oggi, mi pare opportuno ricordare che in merito alla tangenziale in questi anni sono stati molteplici gli interventi di sollecito alla ripresa dei lavori da parte del sottoscritto e degli altri rappresentanti istituzionali di questo territorio - dal momento che oltretutto Piacenza fortunatamente non è abituata ad opere incompiute che si ammalorano, con evidente, quanto inaccettabile spreco di risorse - ma qui mi limito ai miei interventi del solo ultimo anno», prosegue la nota.

Bergonzi riepiloga brevemente alcuni passaggi della vicenda: «E’ bene ricordare che è il concessionario dell'autostrada A21 Piacenza. Cremona, Brescia che deve effettuare i lavori. La convenzione per l'affidamento della concessione viene stipulata il 31 maggio 2017, quindi subito dopo presento un' interrogazione a risposta immediata in commissione chiedendo al ministero delle Infrastrutture il cronoprogramma per la ripresa dei lavori e per la consegna dell'opera finita. Dopo pochi giorni mi arriva la risposta di avvio "presumibilmente entro la fine del presente anno" con durata di tre  anni. A dicembre, vedendo che nulla si stava muovendo, sono tornato a sollecitare il ministero, che mi confermava il termine per il perfezionamento degli ultimi adempimenti burocratici, dopodiché arriviamo ai giorni nostri, con l'iter ormai completato e nell'imminenza di ciò che conta davvero, cioè la riapertura dei cantieri, con la ripresa dei lavori».

Sulla questione vigili del fuoco, spiega: «Bene porre la questione del sotto organico, ma anche qui vorrei evidenziare che chi oggi arriva in Parlamento raccoglie il testimone non da terra ma da chi, come il sottoscritto, ha profuso tutto l'impegno possibile in ciò che ha fatto. Forse ho un atteggiamento un po' troppo "da piacentino", ma sono più incline a citare i risultati - quando si riesce a conseguirne qualcuno - che l'impegno per raggiungerli, anche perché il massimo impegno è in realtà il minimo che chi ha l'onore di rivestire ruoli istituzionali deve profondere nel suo agire quotidiano».

«Per questo, oltre ai problemi di sotto organico che più volte mi son trovato ad evidenziare in questi anni, provo anche un po' di orgoglio e soddisfazione pensando che il prezioso presidio dei vigili del fuoco di Bobbio oggi non ci sarebbe più (era già stato cancellato nella bozza di riorganizzazione nazionale del corpo dei vigili del fuoco) se non ci fossimo impegnati a difenderlo, andando anche a rappresentare la sua fondamentale importanza al ministero dell'Interno, che rivide la decisione che ne aveva già prefigurato la soppressione - continua l'ex deputato - e quando le cose si fanno nell'esclusivo interesse del proprio territorio, non esiste la questione dell'appropriazione del merito tra le diverse appartenenze politiche: con me, al ministero, venne il sindaco di Bobbio, Roberto Pasquali, perché prima che esponente di un altro partito era il rappresentante istituzionale di quella comunità, pertanto non ebbi alcuna difficoltà a condividere l'impegno e l'azione con lui. L'importante era che il risultato arrivasse a beneficio di tutto il nostro territorio».

Infine, una riflessione a chiudere la nota: «Credo che una politica che vive di sole contrapposizioni frontali diventi solo lotta di fazione, più utile agli attori stessi che ai cittadini di cui dovrebbe occuparsi e che invece, ove  possibile, vada perseguita mettendo sempre al primo posto il bene comune. Per questo, auguro a tutti indistintamente i nostri rappresentanti istituzionali buon lavoro, per Piacenza e per il nostro Paese».

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