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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Il Pd mescola le sue carte in Regione: Gazzolo si dimette, al suo posto Tarasconi

Paola Gazzolo lascia l'incarico di consigliere (rimanendo assessore) a Katia Tarasconi, che a sua volta lascerà l'assessorato al commercio a Piacenza. Gazzolo: «Impegni inconciliabili». Tarasconi: «Dimissioni gesto importante politicamente e umanamente»

Valzer di nomi, nomine e subentri in casa Partito Democratico a Piacenza. Nella mattina del 21 luglio Paola Gazzolo, assessore regionale all’ambiente e alla protezione civile, ha rassegnato le sue dimissioni da consigliere dell’Assemblea legislativa dell’Emilia Romagna. Al suo posto entrerà la prima dei non eletti, la piacentina Katia Tarasconi, che a sua volta lascerà libero l’assessorato al commercio (dopo otto anni) in Comune a Piacenza. Gazzolo in una nota ha voluto ringraziare i 6mila elettori che la portarono solo qualche mese fa a Bologna come la più votata del Piacentino. «Un’esperienza eccezionale – ha scritto oggi l'assessore - che però mi ha permesso di constatare come i due incarichi siano difficilmente conciliabili. Da un lato i poteri dei consiglieri regionali che fanno anche parte della Giunta sono limitati rispetto ai restanti componenti dell'Assemblea (non si è componenti delle commissioni, nè si possono presentare interrogazioni e interpellanze), dall’altro si tratta di due funzioni che richiedono dedizione e impegno totale per essere svolte al meglio».

«Un gesto importante politicamente e umanamente che conferma, una volta di più, quanto Paola Gazzolo abbia a cuore gli interessi della comunità piacentina». Così invece Katia Tarasconi commenta la decisione di Gazzolo di dimettersi dall’assemblea regionale dell’Emilia Romagna e di mantenere soltanto il ruolo di assessore alla Protezione Civile della giunta Bonaccini. Nei prossimi giorni Tarasconi, risultata prima dei non eletti alle ultime Regionali, formalizzerà le sue dimissioni da assessore comunale al Commercio e ai Servizi al cittadino per iniziare l’avventura come consigliere regionale andando così a rinfoltire la “squadra piacentina” di stanza a Bologna. «Quella di Paola Gazzolo è una decisione presa in piena autonomia che merita rispetto – prosegue Tarasconi - fatta nell’ottica di dare più voce e forza al territorio piacentino in Regione: il mio ingresso in Assemblea permetterà di avere un consigliere in più proveniente da Piacenza, quindi con maggiori possibilità di portare all’attenzione della giunta regionale le istanze del nostro territorio. Si tratta di una svolta importante, frutto dell’ottimo lavoro di squadra che il Partito Democratico di Piacenza ha sempre saputo mettere in campo».

Tanto tuonò che alla fine piovve. Forse si può dire che con il 21 luglio 2015 termina la disfida interna al Partito Democratico piacentino del post Elezioni Regionali (del 23 novembre 2014). Gazzolo e Tarasconi – al di là delle dichiarazioni di rito - dopo essersele date di santa ragione durante la campagna elettorale per le Regionali, si passano il testimone a distanza di otto mesi, nel tentativo di trovare – per l’ennesima volta – un equilibrio interno tra la corrente renziana (vincitrice al congresso 2013) e la corrente bersaniana, uscita rinvigorita dalla brillante elezione di Gazzolo a Bologna, con conseguente incarico di prestigio nella giunta Bonaccini. Nella partita interna al Pd c’è in ballo anche il posto che Tarasconi abbandonerà dopo otto anni: l’assessorato in comune a Piacenza. Il sindaco Paolo Dosi, dopo aver negli ultimi mesi ricompattato la squadra attorno a sé e aver visto l’abbandono nello scorso dicembre dell’assessore all’ambiente Luigi Rabuffi, si trova ora a dover distribuire una pesante eredità. Il nome che uscirà dovrà infatti tenere conto dei sottili equilibri interni, già “testati” e sperimentati nella composizione della nuova segreteria provinciale al fianco di Loris Caragnano, subentrato al consigliere regionale Gian Luigi Molinari. Rientra nel bailamme di riflessioni di questi giorni anche la decisione del consigliere comunale Stefano Borotti di presentare le sue dimissioni dall’aula, liberando un posto per Annalia Reggiani, persona di fiducia del sindaco Dosi e già presidente di “Farmacie Comunali”, incarico che – qualora dovesse accettare di sedersi a Palazzo Mercanti – si troverà costretta ad abbandonare per incompatibilità, lasciando un altro tassello del puzzle “democratico” da riempire.

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