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«Il sindaco in questo momento non può fare bassa polemica»

Il capogruppo del Pd Cugini dopo l’intervista di Barbieri a “La Verità”: «A Piacenza invoca l’unità d’intenti, con i cronisti fuori provincia tira mazzolate. Così crea confusione e perde credibilità nel rappresentare tutti i cittadini in questa fase»

«Ci mancava la sindaca ad assecondare la pseudo-satira de “La Verità”, denunciando l’abbandono di Piacenza da parte del Governo. D’altronde i sentori di un ritorno alla bassa polemica, dalle parti della destra, c'erano tutti: da giorni consiglieri comunali e regionali, assessori e parlamentari danno sfoggio sui social dei loro mal di pancia». Stefano Cugini, consigliere comunale del Partito Democratico, interviene a nome del gruppo consiliare (che comprende anche Giorgia Buscarini, Giulia Piroli e Christian Fiazza), dopo l’intervista in prima pagina sul quotidiano di Maurizio Belpietro del sindaco e presidente della Provincia Patrizia Barbieri del 14 aprile.

«Se ci si mette però anche Patrizia Barbieri – fa notare il capogruppo Cugini - allora è un cambio di passo. Peccato davvero, perché questa Barbieri a La Verità-2versione Jekyll e Hyde della prima cittadina, prodiga a invocare unità d’intenti in quel di Piacenza e lesta a tirar mazzolate appena parla con qualche cronista fuori provincia, non solo non le rende onore, ma svilisce il suo stesso ruolo. Così perde credibilità e crea confusione. Di questo passo, è dura poi dire che si stanno rappresentando tutti i cittadini. Oggi non è tempo di parti contrapposte: dire, tra l’altro su un foglio fazioso come pochi, che Piacenza è abbandonata, è una bugia colossale che non giova a nessuno. Se c’è dietro una strategia, francamente sfugge».

«Sta filando – osserva ancora Cugini - tutto liscio? Certo che no. Ci sarebbe da stupirsi del contrario in una tale emergenza. Ma la priorità sia data a pensieri e azioni: le polemiche lasciamole ai poveretti in cerca di un po’ di visibilità. Questa improvvida intervista rischia di lasciare il segno, di fare terra bruciata intorno a un territorio che deve invece, oggi più che mai, contare su relazioni, progetti condivisi, alleanze strategiche. Sindaco, è tempo di smentite e puntualizzazioni. Per dirla meglio, è urgente che ci dica qual è la sua vera natura: Jekyll o Hyde? Piacenza, entrambi, non può permetterseli».

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