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Il sondaggio di Trespidi: «Io il più conosciuto e quello che potrebbe insidiare da vicino Rizzi»

Il sondaggio pre-elettorale di Twig richiesto da Trespidi lo pone dietro a Rizzi. Poi Barbieri e Pugni. Rizzi sempre vincente al ballottaggio, ma la forbice con l'ex presidente della Provincia si restringe

Trespidi il più conosciuto del lotto dei candidati sindaco e quello che potrebbe insidiare maggiormente la supremazia del centrosinistra. È quanto emerge da un sondaggio presentato dallo stesso candidato il 25 maggio all’Hotel Roma. «Siamo stati i primi con i manifesti – ha detto Trespidi presentando i dati -, i primi sui bus, i primi ad aprire il point elettorale, i primi sulla scheda elettorale e ora siamo i primi a presentare una ricerca sulla consultazione elettorale. È uno strumento utile per capire cosa pensa la gente, al di là di quei pochi che vogliono far credere cose diverse». Così ha salutato la presentazione del sondaggio di “Twig” sull’esito delle Amministrative di Piacenza, iniziativa promossa dallo stesso Trespidi e dalle liste che lo sostengono. Aldo Cristadoro, manager e ricercatore che ha collaborato con la Ipsos di Nando Pagnoncelli, ha infatti realizzato per “Twig” un sondaggio su Piacenza che ha coinvolto 607 persone, intervistate dall’8 all’11 maggio. «Le abbiamo sentite al telefono e online, un mix. Il telefono ci permette di raggiunge un target più adulto, quelle online raggiunge i giovani. L’errore statistico è del 4%: è un sondaggio che verrà pubblicato sul sito dell’Agcom, con tutti i crismi del caso».

I PROBLEMI DI PIACENZA

Al primo posto tra i problemi più sentiti dai piacentini c’è il lavoro e la disoccupazione, poi criminalità e sicurezza dei cittadini. Al terzo posto l’ambiente e l’inquinamento: «solitamente – commenta Cristadoro - non è così alto nelle aspettative degli intervistati. C’è una maggiore sensibilità in Italia all’ambiente rispetto agli anni passati, che cresce nel bacino della pianura padana». Al quarto posto “immigrazione extracomunitaria”, che sommata al tema della sicurezza ci fa capire come sia questo in realtà il grande tema». Più indietro tasse e sanità. Agli ultimi posti opere pubbliche e turismo. La qualità della vita è alta: il 62% dà voti positivi e solo il 2,2 dice che si vive malissimo. «C’è però un tema: i piacentini pensano che si vive peggio che in passato. La crisi economica, unita alle scelte fatte a livello locale ha creato un clima di maggiore preoccupazione e incertezza».

QUANTO SONO CONOSCIUTI I CANDIDATI?

Diciamoci la verità, a tutti, in questo momento, interessa sapere chi sono i candidati che andranno al ballottaggio. «La campagna elettorale – rileva il sondaggio di Twig - è più sui candidati che sulle liste. A livello di conoscenza c’è un dato sorprendente». «Voglio precisare – ha sottolineato il ricercatore - che io e Trespidi non ci conoscevamo. Lui risulta il più conosciuto dai piacentini con l’82,3 per cento. Dopo c’è Barbieri con il 59% di conoscibilità. Poi Rizzi con il 57,6; Rabuffi con il 42%, Ponzini con il 28%, Pugni con il 25% ed Emanuele Solari con il 20% (è stata realizzata prima dell’esclusione del candidato di Forza Nuova, spiega il ricercatore)». Manca nel sondaggio Stefano Torre. «La campagna elettorale – rileva il ricercatore - non sembra ancora entrata nel vivo, è un po’ addormentata. I piacentini non conoscono bene i candidati. L’unico veramente conosciuto è Trespidi».

LE INTENZIONI DI VOTO

Paolo Rizzi, tra le intenzioni di voto, è al primo posto ma «con meno voti meno rispetto alla tradizione storica del centrosinistra al primo turno», con una forbice del 33-37%. Al secondo posto – quello decisivo per approdare al ballottaggio – c’è Trespidi, dal 21 al 25%, al terzo Barbieri dal 19 al 23%, Pugni dal 9 al 12%, Rabuffi dal 7 al 10%. Ponzini dall’1 al 2%. Solari dallo 0 all’1 per cento. Gli indecisi sarebbero al 13%.

Al ballottaggio come andrebbe, secondo il sondaggio commissionato da Trespidi? Tra Rizzi e Trespidi il primo otterrebbe tra il 50-54%, il secondo tra il 46-50%. «Trespidi attrae 5 Stelle e anche l’elettorato di Barbieri più di Rizzi». Rizzi vs Barbieri finirebbe 52-56% a 44-48%: «la candidata del centrodestra ha meno chanches di giocarsela al ballottaggio». Rizzi vs Pugni avrebbe un risultato di 61-65% a 35-39%. «Non ci sarebbe storia. Pugni non ha dimostrato forza e credibilità come candidato», precisa il ricercatore.

«Come metodologia – ha fa qualche appunto - rileviamo dati sulle liste, ma come scelta non li forniamo neanche ai clienti. Su 600 casi il voto di lista viene indicato dai cittadini solo nella metà dei casi. E poi tante liste non sono conosciute. C’è però una tendenza diffusa di difficoltà dei partiti tradizionali». Gli indecisi al primo turno sarebbero al 13%. «Metà di questi non andrà a votare, una metà deciderà molto delle Elezioni».

Trespidi ha voluto poi commentare l’esito del sondaggio. «Hanno parlato i numeri. Il voto utile per mandare a casa la sinistra è votare Massimo Trespidi sindaco. Da solo valgo più dell’intera coalizione di centrodestra. Il merito è anche delle 64 persone straordinarie che si sono candidate e dei tanti volontari che lavorano per la campagna elettorale, oltre all' affetto dei piacentini che incontriamo nelle piazze e nelle strade. Con questo voto i piacentini scelgono se vogliono un sindaco preparato o impreparato. Libero dai partiti o condizionato ancora dai partiti. Decideranno gli elettori se scegliere una strada nuova e cambiare metodo o se vogliono continuare a lamentarsi della politica. Il voto utile è quello per Piacenza, non quello per i giochi dei partiti. Con le beghe dei partiti non si può andare avanti».«Non è escluso – è la riflessione finale di Trespidi - che i nostri avversari tirino fuori dal cassetto sondaggi segreti. Qualora lo facessero, perché non farlo subito?».

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