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«Il voto a Fratelli d’Italia compatta il centrodestra»

L’ex ministro Ignazio La Russa ha fatto tappa a Piacenza per dare manforte a Tommaso Foti, candidato all’uninominale alla Camera per Fratelli d’Italia: «Piacenza merita di esprimere un suo deputato»

Ignazio La Russa, ex ministro e deputato di Fratelli d’Italia, è arrivato a Piacenza per dare manforte al candidato del suo partito all’uninominale della Camera Tommaso Foti. Il partito di Giorgia Meloni, oltre a Foti, candida anche il sindaco di San Giorgio Giancarlo Tagliaferri nel listino del Senato. «Piacenza merita di esprimere un suo deputato – ha tuonato La Russa, che ha fatto visita al banchetto elettorale di Largo Battisti nella mattinata del 28 febbraio - e quale persona migliore di Tommaso Foti potrebbe rappresentare questa città? Noi contiamo moltissimo su di lui per portare le esigenze di Piacenza e di questa parte d’Emilia in Parlamento. Con Tommaso siamo amici fraterni, abbiamo deciso di fare da apripista, cinque anni fa, a una giovane donna - Giorgia Meloni -, e la nostra è stata una scelta giusta. Siamo, come Fd'I, il collante del centrodestra, non siamo disponibili a un inciucio, abbiamo giurato solennemente di non votare un governo di centrosinistra né uno a 5 Stelle. Teniamo insieme Salvini e Berlusconi: più voti avrà Fratelli d’Italia, più il centrodestra sarà compatto. Se avremo poi molti voti sarà più chiara la lotta all’immigrazione selvaggia, più evidente la presenza di militari e forze dell’ordine sulle strade, sarà più veloce l’abbassamento delle tasse (dal primo giorno di governo si deve calcolare la Flat tax al 15%). Inoltre vogliamo difendere la natalità e aiutare a far nascere più italiani: questo è il cuore del programma di centrodestra». «L’unico governo possibile – incalza l’onorevole - (e che può affrontare questa situazione di degrado) è quello del centrodestra, non accettiamo assolutamente inciuci, non tradiremo il voto dei nostri elettori. I 5 Stelle hanno un leader senza esperienza che afferma di voler guidare il Paese con sotto un governo tecnico. Unisce l’inesperienza e i disastri già visti con i tecnici di Monti».

Però qualcuno potrebbe sfilarsi dalla coalizione di centrodestra dopo il 4 marzo…«Berlusconi – è la replica di La Russa - ha detto “no” e io gli credo. La proposta di Giorgia Meloni di stare seduti tutti insieme nel centrodestra, anzi, condividere lo stesso palco, è stata apprezzata. Domani i leader si incontreranno per sancire la coesione della coalizione». A Piacenza si sono verificati scontri tra sinistra antagonista e forze dell’ordine. Stanno forse tornando gli anni Settanta? «Grazie a Dio no – risponde La Russa - questa è una farsa degli anni Settanta: c’era un mondo spaccato in due e a quei tempi si sparava e si uccideva e le Brigate Rosse ammazzarono un presidente del Consiglio. Qui è una cosa diversa: è la sinistra che deve mascherare la sua assoluta inconsistenza e allora si inventa un problema: il ritorno del fascismo. Sembra che il vero pericolo dell’Italia sia il fascismo, quando invece ci troviamo ad avere partiti come Casapound e Forza Nuova che, lo dicono i sondaggi, non arriveranno all’un per cento. Guai, però, ad avere in tasca un portachiavi con la faccia del Duce, sembra che il problema del Paese sia questo e non la disoccupazione, l’immigrazione selvaggia, la crisi delle imprese».

«La Russa ha accettato il nostro invito di capitanare la nostra lista a Piacenza-Parma-Reggio-Modena al Senato. Speriamo di avere un risultato notevole in regione, il vento è molto buono, soprattutto nelle zone dove una volta non toccavamo palla: segno che un mondo sta cambiando. Spero che domenica sera di poter conquistare il seggio alla Camera e che il centrodestra vinca anche quello del Senato. Vorremmo contribuire a passare, in questo territorio, la soglia delle due cifre». La Russa ha chiuso con un pensiero che le ha confidato donna Assunta Almirante. «Mi ha detto che è contenta che nel simbolo di Fratelli d’Italia sia tornata la fiamma tricolore. La fiamma simboleggia la nostra coerenza: siamo una forza politica che ha fatto un percorso che fa i conti con la storia, discute delle ombre, arriva alla modernità con Fd’I e con Giorgia Meloni si proietta nel futuro».

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