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Immigrazione, Lega: «Pd schiavista, sfrutta i profughi a scopo politico»

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di IlPiacenza

«Una volta per tutte il Partito Democratico getti la maschera e riveli qual è la finalità dell’invasione di stranieri programmata dal governo Renzi. Anche alla luce di quanto avvenuto in questi giorni a Reggio Emilia, è sempre più lecito pensare che dietro all’immigrazione incontrollata ci sia la ricerca di manovalanza non qualificata da sfruttare». La segreteria provinciale della Lega Nord punta il dito contro l’impiego di una trentina di richiedenti asilo alla festa del Pd reggiano.

«All’opera in varie mansioni senza né contratto né misure di sicurezza, ma in cambio di un po’ di cibo: questa – afferma il segretario provinciale del Carroccio, Pietro Pisani – in passato si chiamava schiavitù. Sembra di essere tornati indietro all’Ottocento, quando negli Stati Uniti gli africani venivano fatti lavorare nelle stesse condizioni, con la compiacenza delle istituzioni, come in questo caso la prefettura. Ecco dunque svelati il vero volto della solidarietà e dell’umanitarismo proclamati dal Pd, fondati sull’arroganza di un potere che spinge ad aggirare qualunque norma».

Sul caso interviene anche il consigliere regionale Matteo Rancan, il cui gruppo consiliare ha presentato un’interrogazione all’Assemblea legislativa dell’Emilia Romagna per far luce sulla vicenda.  «Invece di dare, anche per pochissimi giorni, un’occupazione ad un giovane disoccupato o  ad un esodato – accusa Rancan -, il Pd fa lavorare gratuitamente alla proprie dipendenze chi è già mantenuto dallo stato italiano. Per questo ci auguriamo che l’amministrazione regionale prenda le distanze dallo spiacevole episodio, che rivela una strumentalizzazione illecita dei richiedenti asilo a fini politici. Curioso notare poi come il partito ricorra a queste persone in seguito al tracollo dei propri iscritti e dunque dei volontari: che sia partita la campagna “Tessera un clandestino”?» 

Il Carroccio ravviva il botta e risposta con Stefano Cugini, assessore al Welfare a Piacenza, in merito alla qualità del servizio di accoglienza dei profughi. «È lui – ribatte la segreteria del movimento - ad avere scarsa memoria: è infatti grazie anche all’allora ministro Maroni che gli accordi con il governo libico misero un freno agli sbarchi. Maroni perseguì una linea che è la stessa sostenuta dalla Lega ancora oggi, il Pd invece, come dimostra l’inchiesta Mafia Capitale , preferisce affaccendarsi nel business dell’immigrazione». 

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