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Immigrazione, Rancan al Pd: «Le vostre politiche vi impongono il silenzio»

«Per risultare credibile quando parla di immigrazione, il Partito Democratico dovrebbe smetterla di chiamare profughi tutti i clandestini che richiedono l’asilo politico pur non avendone i requisiti. Questo continuo uso di un vocabolo improprio, infatti, non è altro che l’ultimo disperato tentativo di edulcorare una pillola che gli italiani non vogliono più ingoiare». È la replica del consigliere regionale Matteo Rancan alle affermazioni di alcuni esponenti piacentini del Pd, che intendono presentare alla direzione provinciale e successivamente ai vertici del proprio partito una serie di misure per l’accoglienza e la gestione dei profughi. «Il ricorso al termine profugo – accusa il consigliere del Carroccio - è un espediente linguistico al quale si ricorre per giustificare l’apertura delle frontiere ad immigrati che non sfuggono da guerre o persecuzioni, ma a giovani consapevoli di poter essere mantenuti con i soldi pubblici versati dagli italiani: solo una minoranza di essi ottiene infatti lo status di profugo. Mentre i politici di centrosinistra si lambiccano sui criteri di gestione e le attività da far svolgere agli stranieri, da due anni il Piacentino ospita gratuitamente immigrati il cui diritto di asilo non è ancora stato verificato dalle autorità statali. Periodo nel quale – prosegue - la Lega Nord ha continuato a denunciare il fatto che tali lungaggini fanno solo l’interesse di chi, come i gestori delle strutture, traggono profitto dall’immigrazione con il rischio di scatenare tensioni sociali nel paese. Fattori, questi, scoperti solo oggi dal Pd, che invece di fare pubblica ammenda per le politiche disastrose portate avanti in questo e altri settori, riesce solo ad accusare la Lega per avere paventato scenari catastrofici ora contemplati dagli stessi esponenti del centrosinistra locale. Ammettano finalmente che sono le loro regole sull’immigrazione, non la Lega, a causare il malcontento tra quelle persone che si vedono negati certi servizi, dei quali beneficiano però i clandestini. Politiche fallimentari che dovrebbero imporre loro il silenzio. Senza voler respingere chi davvero scappa dalla guerra, la soluzione – propone Rancan – è quella di selezionare chi ha diritto allo status di profugo nel paese d’origine o in quelli limitrofi. E chi non ha ottenuto questo riconoscimento merita l’espulsione dall’Italia: il razzismo al contrario del quale sono vittime i piacentini non è più tollerabile. I nostri cittadini non meritano infatti di essere bistrattati in questo modo da una forza di governo che sta mettendo a repentaglio la sicurezza, la salute e la dignità della popolazione. Nel frattempo, il Pd accolga i clandestini nelle proprie sedi invece di distribuirle nei comuni».

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