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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Imu agli anziani in case di riposo, Botti (Pdl): «E' un paradosso»

Considerato che è scaduto il termine per la presentazione di mozioni in consiglio, il consigliere del PdL Giovanni Botti affida ad un comunicato stampa il suo giudizio sull'applicazione della tariffa IMU per una sensibile categorie di persone

Considerato che è scaduto il termine per la presentazione di mozioni in consiglio comunale, il consigliere del PdL Giovanni Botti affida ad un comunicato stampa il suo giudizio sull’applicazione della tariffa IMU per una sensibile categorie di persone.

“Mi riferisco - dice il consigliere - agli anziani che sono ospiti di strutture socio-sanitarie in maniera permanente. I quali, secondo l’attuale normativa di applicazione della tassa sulla casa (la nuova IMU), se proprietari dell’abitazione d’origine sarebbero soggetti su tale immobile al pagamento dell’imposta secondo i criteri della seconda casa, poiché attualmente domiciliati in una struttura di riposo di tipo residenziale - paradosso dei paradossi”.

“Sottolineo il sarebbero” - dichiara ironicamente Botti. “Sta infatti al Amministrazione comunale decidere diversamente, nel momento della stesura del Regolamento di applicazione Imu. Nello specifico, ciò significherebbe continuare a considerare l’abitazione d’origine come prima casa e quindi assoggettarla al pagamento della tassa con le agevolazioni e le detrazioni dovute per tale categoria, come già era disposto ai tempi nel precedente regolamento ICI”.

Il consigliere azzurro ricorda infatti che “chi già deve pagare rette considerevoli (in media tra i 18 mila euro/annui, per ospiti convenzionati, e i 30 mila euro/annui per i non convenzionati) per il mantenimento definitivo in strutture socio-sanitarie, e non certo per ragioni di “villeggiatura”, perché deve vedersi aumentare la tassa su un bene di cui non può godere per ragioni di salute, e che di certo non vale come una villetta a Portofino?”.

In conclusione Botti, riprendendo il dibattito delle ultime sedute del consiglio sulla non approvazione del Bilancio di previsione 2012, aggiunge un’ultima considerazione. “Visto e considerato che l’attuale amministrazione non ha voluto e non intende approvare il Regolamento Imu entro il termine utile del mese di giugno, tali persone dovranno sborsare una tassa sulla loro prima casa come se fosse la seconda. E forse, eventualmente, aspettarsi un conguaglio riparatorio e posticipato, se nell’anno in corso tale decisione verrà riconsiderata e corretta dalla nuovo sindaco”. “Indipendentemente dai casi, dalle circostanze e dalla diversità delle storie personali dei soggetti in questione, è comunque evidente l’insensatezza di tale 'accanimento fiscale' nei confronti di chi vive in situazione di bisogno”.

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