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Polemica

«Indagine e arresti per corruzione: c'è chi non ha visto, e chi ha favorito gli affaristi»

Rifondazione comunista di Piacenza attacca il sindaco Patrizia Barbieri e il Partito democratico 

«Siamo scandalizzati, ma non sorpresi, dagli arresti di queste ore. In città e provincia sono stati arrestati o denunciati sindaci, consiglieri, assessori, imprenditori e un Parlamentare come se niente fosse». 
Così, in una nota, la segreteria del Partito della Rifondazione Comunista di Piacenza,  circolo “Rosa Luxemburg”.

«In queste ore - scrive il Prc - leggiamo prese di distanza e stupore da parte della sindaca Barbieri, ma quello che ci viene spontaneo chiederci è dove fosse Patrizia Barbieri in questi anni (come sindaca del Comune capoluogo e come presidentessa della Provincia) per non accorgersi mai di nulla. Non si accorse dei rapporti di Caruso, non si accorse dei traffici all'interno della Caserma Levante, non si è accorta dei traffici dei suoi colleghi di giunta (nell'indagine che ha portato all'arresto di esponenti di centrodestra e di centrosinistra rientrano pure consiglieri attuali e passati come Opizzi e Foti) e probabilmente non si accorgerà nemmeno degli effetti che tali illeciti potrebbero portare a Piacenza e alla nostra Provincia. Probabilmente la Giunta non si dichiarerà parte civile nemmeno a questo giro perché l'immagine di Piacenza non è stata infangata da questo scambio di mazzette per ottenere appalti, voti ed erogazioni pubbliche».

«Sicuramente - conclude la nota - ci verrà risposto che anche il centrosinistra è stato coinvolto. Ebbene, Rifondazione Comunista ha sempre sostenuto che centrodestra e centrosinistra (il centrosinistra rappresentato dal Pd) sono completamente uguali, dunque non ci stupiamo neppure che politici vicini al Partito Democratico facciano affari di questo tipo. E anzi, rincariamo la dose, sostenendo che questo Pd ha dato il via all'invasione del cemento e della logistica in città e in provincia e questi sono i risultati dell'aver richiamato affaristi di ogni tipo»
«Accogliamo favorevolmente almeno le dimissioni dell'assessore Erika Opizzi, anche se su diretto invito della magistratura, che favoriranno il proseguo delle indagini. Ci aspetteremmo, nelle prossime ore, la stessa decisione dal (dis)Onorevole Foti oltre alle sue personali scuse alla giudice Fiammetta Modica che a suo tempo accusò in Parlamento per la sentenza sulla Caserma Levante».

«Per sottolineare tutti questi aspetti e per chiedere le dimissioni, per quanto tardive, di una Giunta toccata personalmente anche se non implicata nelle indagini, lunedì 14 febbraio saremo in piazza a fianco di tanti cittadini onesti e stanchi partecipando alla manifestazione indetta dal Collettivo ControTendenza».

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