Iniziative per Verdi, Busseto: «Il maestro è di tutti, ben vengano eventi di Piacenza»
Dopo il voto unanime del Consiglio comunale di Piacenza, arriva un messaggio degli amministratori di Busseto: «A Parma molte iniziative, Piacenza fa bene a riscoprire i suoi luoghi verdiani»
Piacenza vuole impegnarsi di più per ricordare nel corso di quest'anno Giuseppe Verdi e il Comune di Busseto ne è felice. Dopo l’ordine del giorno al Consiglio comunale di Piacenza – presentato da Antonio Levoni (Liberali Piacentini) e votato all’unanimità nei giorni scorsi – che chiedeva più vigore nel ricordare Verdi e la sua piacentinità nel corso delle iniziative per Parma Capitale della Cultura 2020, l’Amministrazione bussetana accoglie favorevolmente questa volontà. A dare notizia della replica parmense è un articolo, a firma Paolo Panni, sul quotidiano “Gazzetta di Parma” (che citiamo come fonte, anche se lo stesso rispetto non è stato riservato al lavoro di questa testata che aveva riportato per filo e per segno il dibattito consiliare piacentino, poi "ripreso" dalla Gazzetta). A Piacenza, seppure con molti distinguo, tutti d’accordo: bisogna fare di più per ricordare Giuseppe Verdi, proprio nell’anno di Parma Capitale della Cultura.
«Fa piacere che i cugini piacentini – avrebbe dichiarato il sindaco di Busseto Giancarlo Contini alla Gazzetta - scoprano la vera origine di Verdi, ma non dobbiamo dimenticarci di quanto è stato fatto a Parma e Provincia in questi anni con il Festival Verdi e tutte le iniziative correlate. La mamma di Verdi era piacentina e ha conosciuto il papà Carlo a Saliceto, poi si sono trasferiti alle Roncole dove Verdi è nato e ha mosso i primi passi nel mondo della musica. Senza dimenticare la Villa di Sant’Agata». «Certo - ha aggiunto l’assessore al turismo Marzia Marchesi, che ricalca un po’ l’intervento fatto dal capogruppo Pd Stefano Cugini - che Verdi è piacentino. Verdi è piacentino come è parmense, come è milanese, francese ed italianissimo. Verdi è del mondo, perché Verdi stesso scelse il mondo come casa. Il più cosmopolita del suo tempo, come sempre avanti a tutti. Anche di molti nostri contemporanei. Verdi è di ogni città che decide di celebrarlo nei grandi teatri come nelle piccole ricorrenze che sia un solo giorno all’anno o con grandi apparati come il Festival Verdi. Busseto è lì a ricordarlo, Verdi è nostro, cioè di tutti quelli che lo amano. Sono certa che Piacenza saprà fare passi importanti, ora, per ridare vita ai suoi luoghi verdiani».