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Inquinamento, Zanardi (Fi): «Un tavolo ad hoc per pensare alle soluzioni»

L'analisi dell'esponente di Forza Italia Gloria Zanardi

«Da tempo la qualità dell'aria a Piacenza – fa sapere Gloria Zanardi (Forza Italia) - costituisce un'emergenza e si ripresenta ogni anno. Soprattutto nel periodo invernale, l'inquinamento atmosferico raggiunge apici che ledono notevolmente la salubrità dell'ambiente.

Tra le fonti principali generatrici di un eccessivo inquinamento si devono contemplare il traffico veicolare, le emissioni delle attività produttive e gli impianti di riscaldamento. Necessita che l'amministrazione comunale non sottovaluti il problema e cerchi di trovare soluzioni che possano arginare questo allarmante dato che va ad incidere negativamente sui beni costituzionalmente garantiti della salute e della tutela dell'ambiente.

In primis, a mio parere, occorre migliorare la rete di monitoraggio del fenomeno, attraverso l'installazione di un maggior numero di sensori che permettano di raccogliere i dati sulla qualità dell'aria soprattutto nei punti critici della città, ad esempio ove è stata modificata la viabilità, al fine di verificare anche se le scelte operate in tale campo dall'amministrazione, oltre a disagi di traffico e commerciali, non abbiano anche aggravato l'inquinamento in tali zone. Vero è che è stato da poco approvato il piano aria integrato regionale che prevede lo stanziamento di risorse per cercare di ridurre il problema, tuttavia ritengo che alcuni interventi se spalmati su tutta la regione e se non veicolati in progetti locali di livello non siano sufficienti.

Basti pensare alla previsione di sostituzione di 600 bus in tutta la regione. Sicuramente è un passo avanti, ma se poi nelle singole città, come a Piacenza, il sistema del trasporto pubblico non raggiunge la massima efficienza, la potenzialità di tale previsione risulta alquanto ridotta.

Stesso ragionamento in merito al potenziamento delle aree pedonali e dell'incentivo agli spostamenti in bicicletta. Se poi in città troviamo piste ciclabili pericolose e attraversamenti pedonali rischiosi (come quasi tutti quelli a ridosso delle rotonde), non credo che bastino i proclami.

Anche la riqualificazione energetica e l'efficientamento negli edifici pubblici e privati sono fondamentali, così come l'utilizzo di macchinari e sistemi innovativi dal punto di vista tecnologico nelle imprese, sia per il contenimento dei costi sia per la riduzione delle emissioni, e le azioni in tale direzione devono essere necessariamente incentivate con determinazione.

Occorre, a mio parere, che la valutazione in merito al problema parta dal territorio piacentino con la costituzione di un tavolo, con esperti del settore e amministrazione, che si dedichi completamente al tema, analizzando i dati della nostra area, individuando le criticità e cercando di ipotizzare soluzioni specifiche ed incisive, secondo le peculiarità della nostra città, per poi farli rientrare in un'ottica più ampia.

Purtroppo già la posizione di Piacenza nella pianura padana ed i cambiamenti climatici sono fattori che aggravano il problema, ed è per questo che bisogna cercare di attivare, quanto possibile, tutti gli accorgimenti utili.

Ogni singola scelta, sulla viabilità, sul trasporto, come altre, può incidere negativamente sull'aspetto dell'inquinamento e, pertanto, necessitano degli studi scientifici preliminari al fine di scongiurare eventuali problemi successivi che poi costringono a lavorare in emergenza». 

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