Integrazione scolastica, «Mancano i fondi per oltre 4mila ore»
Il Pd avverte: «I ragazzi con disabilità che necessitano l'affiancamento sono aumentati dal 2016 a oggi, i fondi diminuiti». Barbieri: «Il tema è una priorità, i bisogni sono aumentati, stanzieremo più risorse»
Partito Democratico all’attacco in Consiglio comunale – durante l’ultima variazione di bilancio, approvata con il voto della maggioranza - sulla mancanza di fondi a disposizione per l’assistenza ai giovani studenti disabili, residenti a Piacenza, che frequentano la scuola. «Poche risorse a disposizione per l’integrazione scolastica, l'affiancamento degli studenti che hanno necessità – ha tuonato in aula il capogruppo dem Stefano Cugini -, sono stati stanziati 888mila euro contro un milione e 24mila euro del 2016. In questo modo mancano 4mila e 500 ore (42mila nel 2016 e 38mila oggi), mentre i ragazzi disabili sono il 40 per cento in più rispetto ad allora. Servirebbe un milione e 400mila euro. Spero che ci sia un'altra variazione che metta una toppa». Cugini ha invitato a rivedere i conti dell’ente, «magari ripensando alle spese per il Natale da 70mila euro o a quelle legate al bilancio digitale di fine mandato da 26mila euro».
Il tema è caro anche a Giulia Piroli (Pd). «Il numero degli studenti bisognosi di assistenza con la 104 - ha aggiunto - è aumentato. Siamo passati da 180 giovani disabili del 2016 ai 250 circa di oggi. Temo che sia un dato ancora in crescita, per vari motivi». «Il tema della disabilità – è la replica del sindaco Patrizia Barbieri - è caro a tutti e trasversale. È una priorità per noi. Non sono stati fatti dei tagli, purtroppo i numeri in aumento e noi metteremo le risorse necessarie. Non ci sono questioni politiche. Le esigenze sono aumentate e c’è più necessità dell’impegno degli educatori. La preoccupazioni su questo tema sono di tutti, tralasceremo altre cose ma i disabili no, i fondi andranno qui». «I numeri restano quelli – ha ribadito Cugini - la maggioranza ammette che c’è da correggere qualcosa. Accolgo positivamente il fatto che il sindaco sistemerà la questione aggiungendo risorse economiche, mettendo una toppa nel buco».