La raccolta differenziata? «Un dovere anche nei pubblici esercizi»

La raccolta differenziata al centro di un'interrogazione formulata da parte del consigliere comunale Udc Antonio Levoni, che lamenta «la mancanza degli appositi contenitori presso i pubblici esercizi - soprattutto paninoteche, pizzerie ed altre attività commerciali che comportino il consumo di alimenti e bevande». Il consigliere fa presente che: «Tale carenza costringe gli avventori a far confluire in un unico punto di raccolta plastica, cibo, vetro, carta e quant'altro, comportamento scorretto e altamente diseducativo». Levoni dichiara a questo proposito di aver ricevuto numerose segnalazioni da parte di cittadini sensibili nei confronti dei problemi ambientali, e di aver formulato la sua richiesta già tre anni fa, ripetendola poi più e più volte, sia in forma scritta che verbalmente nell'ambito delle riunioni del consiglio comunale.

«Interrogo il sindaco per sapere quando l'amministrazione affronterà la suddetta situazione - si legge nell'interrogazione di Levoni - Per evitare altre incomprensioni, specifico che l'interrogazione ha lo scopo di fare organizzare la distribuzione di appositi e diversi contenitori, sia per la raccolta della carta che di piatti e bicchieri di plastica, di bottiglie di bibite in vetro, di lattine ed avanzi di cibo all'interno ed all'esterno di ogni pubblico esercizio ed in ogni attività commerciale che permetta di consumare presso di loro e/o fuori sui loro marciapiedi, alimenti e bevande, per evitare dunque che tutti gli scarti vengano messi in un unico contenitore, dando così un esempio di senso civico applicando una corretta ed utilissima raccolta differenziata. Naturalmente, dopo avere organizzato la distribuzione dei singoli contenitori, dovranno essere effettuati periodici controlli e previste adeguate sanzioni».