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Martedì, 16 Aprile 2024
Politica

«Stiamo sempre con il fiato sul collo a questa amministrazione»

Intervista al consigliere del Movimento 5 Stelle Andrea Gabbiani. Il flop alle Europee? «le informazioni che passavano erano completamente errate a causa anche dei mass media e della stampa che non hanno adeguatamente trasmesso il nostro messaggio. Abbiamo avuto anche problemi di comunicazione e lacune dovute all'inesperienza che però ora stiamo colmando».

Andrea Gabbiani, 43 anni, è uno dei tre consiglieri del Movimento 5 Stelle eletti nel 2012 in consiglio comunale a Piacenza. Gabbiani è inoltre in commissione 2 (Assetto del territorio) e commissione 4 (Sviluppo economico).

Si sta discutendo il bilancio di previsione per il 2014. Un giudizio del Movimento 5 Stelle su questo importante documento

Il Comune sta investendo un terzo del bilancio nel sociale, come già capitato l’anno precedente: una parte va alle spese di gestione ed il resto ad investimenti. Ci auguravamo più soldi dallo stato centrale ma, come oramai accade ogni anno, diminuiscono i trasferimenti. Non crediamo che sia utile svendere gli immobili comunali per finanziare gli investimenti, come ha previsto questa amministrazione. Senza queste cessioni non ci saranno investimenti ed è anche probabile che si possa sforare il patto di stabilità. Si dovevano fare scelte diverse e più coraggiose.

Il segretario comunale Filippini ha accusato il consiglio comunale di discutere tanto e produrre pochi emendamenti. Cosa ne pensate?

Se il consiglio ha fatto poco direi che la colpa non è certamente la nostra. Abbiamo cercato d spronare l'amministrazione attraverso mozioni ed interrogazioni e, lo dico senza timore di essere smentito, è grazie alla minoranza se il consiglio comunale ha continuato a lavorare, specie in questo periodo di ferie. Possiamo rivedere i tempi di intervento ma non ritengo sia di competenza del segretario comunale discuterne, ma del consiglio comunale.

 Qual è stata la cosa più significativa realizzata dal Movimento in due anni di consiglio comunale a Piacenza?

Quello che abbiamo fatto è un continuo controllo e “fiato sul collo” all'amministrazione Dosi. Abbiamo cercato di spronarli a mettere in pratica quanto dichiarato in campagna elettorale e a risolvere i problemi: il vero compito dell'opposizione deve essere questo, mentre quello della maggioranza è governare al meglio. Abbiamo fatto molte proposte con le nostre mozioni e sollevato molte questioni che hanno aperto dibattiti su temi importanti per la città.

“Il cambio di passo” voluto dal Pd e sancito da Dosi con il rimpasto di gennaio, si è visto?

Un grande passo non l'ho ancora visto, anche se ritengo che in tempi di crisi come questo non avverrà. Crediamo che il documento programmatico che la giunta ha portato ai vari portatori di interessi della città e il tentativo di trovarsi pronti per il futuro - in previsione di EXPO 2015, del futuro POC e dell'approvazione finale del PSC - siano apprezzabili, ma non esaustivi del percorso che avrebbe dovuto essere effettuato per attuare una vera partecipazione cittadina.

Alle scorse Europee il Movimento ha preso il 21% a livello nazionale e il 17% in città, perdendo tanti voti rispetto al 2013. Cos’è successo?

Probabilmente non siamo stati in grado di spiegare la concretezza, credibilità e novità del nostro programma per le europee. Inoltre le informazioni che passavano erano completamente errate a causa anche dei mass media e della stampa che non hanno adeguatamente trasmesso il nostro messaggio. Ritengo che abbiamo avuto anche problemi di comunicazione e lacune dovute all'inesperienza che però ora stiamo colmando. Non è passata ai cittadini l'informazione che la maggioranza governa e l'opposizione controlla e sprona la maggioranza a risolvere i problemi, anche suggerendo soluzioni che di solito non vengono recepite. A noi venivano date colpe che non erano nostre e questo non è stato corretto soprattutto da parte dei media.

Una battaglia che, alla ripresa del consiglio comunale a settembre, vi starà a cuore?

Affamare l'inceneritore e riportare sotto la gestione pubblica i servizi essenziali come l'acqua e i rifiuti, oltre ad occuparci del controllo e della partecipazione, saranno i principi cardine della nostra azione.

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