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Giunta, ecco la possibile squadra del sindaco Barbieri

Lo scenario: tre assessorati alla Lega Nord (Zandonella, Mancioppi e una donna), due a Forza Italia (Putzu e una tra Sgorbati e Bottazzi), due a Fratelli d'Italia (Opizzi e uno tra Micconi, Caruso e Bertolini). Poi Passoni e un'altra figura fuori dai partiti

Chi comporrà la nuova Giunta del sindaco Patrizia Barbieri? Il primo cittadino è ancora al lavoro per definire i nomi della sua squadra. C’è ancora incertezza ma si incomincia a delineare e ricostruire il quadro della situazione. Verosimilmente la Lega Nord porterà a casa tre assessorati, Forza Italia e Fratelli d’Italia due. Rimangono sul tavolo altri due posti, dei nove totali: uno sarà sicuramente un esterno voluto dalla Barbieri. L’ultima poltrona potrebbe essere occupata da un altro esterno, oppure da un rappresentante di “Prima Piacenza”, la lista civica del centrodestra.

Gli unici sicuri del posto – in virtù del loro bottino elettorale, del ruolo nel proprio partito e per la giovane età – sono Luca Zandonella (Lega) ed Erika Opizzi (Fratelli d’Italia). Barbieri crede molto nella figura di Paolo Passoni, già candidato sindaco del centrodestra nel 1994, che sarà così l’esterno da introdurre nella squadra di collaboratori. Questi tre sono i punti fermi della Giunta Barbieri.

Da verificare tutte le altre opzioni, che devono collimare con la parità di genere: almeno tre assessori devono infatti essere donne. Complicato incastrare l’esigenza di mantenere l’equilibrio della coalizione (ovvero accontentare i partiti) e garantire la presenza femminile, in una coalizione che – al di fuori di Barbieri e Opizzi – non ha visto il gentil sesso ottenere un grande consenso nelle urne. Barbieri terrà inoltre per sé la delega alle frazioni. Così come Passoni dovrebbe ottenere quella più delicata: il bilancio. Le altre deleghe chiave rimangono quelle all’urbanistica e al welfare.

LEGA NORD

La Lega Nord non impone un diktat a Patrizia Barbieri, ma non nasconde di volere tre assessorati. Mentre è più disponibile a discutere il nodo del vicesindaco, sui tre assessorati e sulla volontà di mantenere la delega alla sicurezza (tema molto caro) c’è un po' più di fermezza. La delega alla sicurezza sarebbe nel mirino dello stesso Luca Zandonella. L’altro nome dato quasi per sicuro è quello di Paolo Mancioppi. Se terzo assessore sarà, dovrà essere ovviamente una donna. E qua la partita è molto aperta e sia il Carroccio che il sindaco devono riflettere sulla scelta. Su Massimo Polledri in Giunta ci sono diversi ostacoli: su di lui, figura molto apprezzata dalla segreteria regionale di Gianluca Vinci, penderebbe il veto della segreteria piacentina e anche qualche "no" da via Bellerio. Più possibile per lui il ruolo di presidente del consiglio comunale, ma anche in questo caso la Lega piacentina ha qualche riflessione da fare al riguardo. Tra i partiti di centrodestra, stanno qua i grattacapi più importanti per il neosindaco, a cui spetta comunque l'ultima parola. 

FRATELLI D’ITALIA

Fratelli d’Italia come criterio di merito per la scelta del secondo assessore – sempre secondo quel disegno di equilibrio preso come riferimento – pensa di affidarsi alle preferenze. Accanto ad Erika Opizzi, quasi sicuramente, siederà in Giunta uno tra Giuseppe Caruso, Gianluca Micconi (attuale amministratore Tempi Agenzia) e Filippo Bertolini. 

FORZA ITALIA

Dei due assessori di Forza Italia, necessariamente uno dovrà essere donna. Accanto al più votato Filiberto Putzu (sembra tramontare per lui l’ipotesi della presidenza del consiglio) occorre individuare l’altro nome. Tra gli eletti del partito di Berlusconi non ce ne sono (per tanti anni il riferimento era Maria Lucia Girometta, che ha lasciato spazio alla figlia Gloria Zanardi nella lista di Massimo Trespidi). Ragion per cui il partito intende scorrere la lista delle non elette: in pole position, secondo le intenzioni, ci sarebbero Marina Bottazzi e Federica Sgorbati.

GLI ULTIMI POSTI?

Come si potrebbe chiudere la squadra del neo sindaco? Pescando nella cosiddetta società civile o tra le file della lista civica. Dando per scontato Passoni e il terzo assessorato alla Lega, mancherebbe un nome per completare il quadro. Gli eletti di “Prima Piacenza” sono Gian Paolo Ultori e Antonio Levoni. Primo dei non eletti è Paolo Garetti, reduce da cinque anni di esperienza in Consiglio. Barbieri potrebbe affidare una delega alla civica: rimane da capire se assegnarla allo stesso Garetti o a un rappresentante dei Liberali Piacentini come Ultori. Sul banco anche alcuni nomi esterni, come quello dell’avvocato Elena Baio, che darebbe modo di aiutare a risolvere il nodo della parità di genere agevolando la vita a Forza Italia e Lega Nord, più in difficoltà nell’indicare donne per gli incarichi della Giunta.

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