rotate-mobile
Politica

Irap dimezzata, aumentano i comuni montani piacentini coinvolti dal taglio

Taglio dell'Irap anche per le imprese di Gropparello, Travo e Piozzano. I consiglieri Molinari (Pd) e Rancan (Lega) presentano una risoluzione: «Devono usufruirne anche Lugagnano, Pianello e Alta Val Tidone, ci prendiamo questo impegno»

Il taglio dell’Irap per i comuni montani del Piacentino sarà esteso sicuramente a Gropparello, Travo e Piozzano. E ci sono buone possibilità di vedere riconosciuti anche Lugagnano, Pianello e Alta Val Tidone. Questa è una delle più importanti novità dell’ultima seduta per l’Assemblea legislativa della Regione, prima delle Elezioni del 26 gennaio.

Il mandato termina con l’esame della manovra di bilancio per il 2020. Manovra da 12,2 miliardi di euro, di cui 8,4 miliardi solo per la sanità. Tra le misure principali vi è il dimezzamento dell’Irap (l’imposta regionale sulle attività produttive) per aziende, artigiani e commercianti che risiedono in montagna, misura da oltre 12 milioni di euro. Inizialmente il taglio dell’Irap coinvolgeva solo un gruppo di molinari ok-2comuni montani piacentini: Pontedellolio, Bettola, Farini e Ferriere in Valnure; Bobbio, Cerignale, Coli, Corte Brugnatella, Ottone in Valtrebbia, Zerba in Valboreca, Morfasso e Vernasca in Valdarda.

Il sindaco di Gropparello Claudio Ghittoni, in un’intervista a IlPiacenza.it, l’aveva definita una discriminazione: perché il suo comune non poteva beneficiare del taglio? Da qui l’impegno a Bologna da parte dei consiglieri piacentini Gian Luigi Molinari (Partito Democratico) e Matteo Rancan (Lega) per ampliare la platea, che non comprendeva – per una serie di ragioni – alcuni comuni del nostro territorio che montani lo sono a tutti gli effetti, pur mancando di alcuni requisiti.

Nel dibattito sulla Legge di bilancio 2020, l’ultima del mandato, è stato approvato anche un emendamento che modifica il testo stesso della legge, inserendo come platea anche i comuni della vecchia legge sulla montagna 2/2004. «Per Piacenza c’è una prima bella novità – annuncia Molinari -. In questo modo sono compresi anche Gropparello, Travo e Piozzano». Ma c’è anche una ulteriore speranza. «Essendo il criterio legato a una legge regionale – prosegue Molinari - scatta anche la possibilità da parte della Regione, all’inizio del 2020, alla ripresa dell’Assemblea legislativa, di inserire anche i comuni di Lugagnano, Pianello Val Tidone e Alta Val Tidone».

Molinari con Rancan erano stati sollecitati proprio su questo tema dagli amministratori piacentini. «È naturale che territori come matteo rancan-13Lugagnano o Pianello debbano fare parte anche loro di questo elenco – precisa Molinari – visto che facevano già parte delle comunità montane. Sono inoltre comuni che ospitano diverse imprese e artigiani rispetto ad altre realtà della montagna. Bisogna portarlo a casa nel prossimo mandato. Abbiamo depositato insieme una risoluzione che comunque impegnerà la prossima Giunta regionale ad inserire questi tre comuni nella classificazione della legge 2/2004. È un impegno che ci siamo presi». L’emendamento è stato poi sottoscritto anche dagli altri consiglieri regionali uscenti: Katia Tarasconi (Pd), Fabio Callori e Giancarlo Tagliaferri (Fratelli d’Italia). «Questi tre comuni sono di montagna – ha aggiunto il leghista Rancan - è giusto che le aziende di questi territori abbiano questo riconoscimento. È un impegno che lasciamo a chi ci si sarà nel prossimo mandato in Regione, è importante sottolineare che è stato fatto per impegnare i futuri amministratori. Sicuramente, se sarò ancora consigliere regionale, porterò avanti questo tema».

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Irap dimezzata, aumentano i comuni montani piacentini coinvolti dal taglio

IlPiacenza è in caricamento