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Irpef, Fratelli d’Italia “sbatte la porta”: «Aumento da revocare, non da sospendere»

Nel centrodestra monta la polemica del gruppo di Fratelli d'Italia, che non condivide la scelta della Giunta Barbieri di sospendere per il 2019 l'aumento dell'addizionale Irpef. Foti: «Sbagliato rimandarla al 2020, è una delibera modellata da una Giunta di sinistra, non è la nostra idea. Noi eravamo direttamente per la revoca»

In apparenza, tutti d’accordo: giusto non aumentare l’addizionale Irpef nel 2019, per poi vedere quali saranno le condizioni nel 2020 e nel 2021. Tanto che il sindaco Patrizia Barbieri ha lodato il confronto interno alla maggioranza sul tema, definito “sereno”. In realtà, nel centrodestra, è da registrare una profonda spaccatura sulla questione. Di traverso questa volta si è messo il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia. Ai più attenti non è passata inosservata un’assenza di peso alla conferenza stampa che il sindaco Barbieri ha indetto per spiegare la decisione di rimettere nel cassetto, per il momento, la delibera della Giunta Dosi bloccata dal Governo nazionale –, che sanciva già l’eventuale ritocco all’insù delle aliquote. Il sindaco, per comunicare una scelta di questa importanza, voleva con sé tutta la sua squadra e l’aveva comunicato ai suoi. E così quasi tutti gli assessori hanno poi partecipato. Mancavano all’appello solo in due: Jonathan Papamarenghi (Forza Italia), impegnato però nel suo ruolo di sindaco di Lugagnano (quindi giustificato), ed Erika Opizzi, unica esponente di Fratelli d’Italia in Giunta. L’assessore all’urbanistica, contattata da IlPiacenza.it, non ha voluto rilasciare dichiarazioni al riguardo per commentare la sua assenza. Al nostro quotidiano risulta che proprio il suo partito non abbia gradito la mossa di sospensione della delibera del sindaco Barbieri e dell’assessore al bilancio Paolo Passoni, condivisa dal resto della maggioranza.

Nell’ultimo incontro antecedente alla comunicazione ai giornalisti, Fratelli d’Italia avrebbe contestato la scelta della Giunta Barbieri, Tommaso Foti-17mostrando tutta la sua resistenza verso la decisione presa. Rinunciare ai 2,6 milioni di euro di introito dovuto all’aumento dell’Irpef, non sarebbe un atto politico da prendere così a cuor leggero. Scelta che dovrà essere poi pareggiata con un’importante opera di efficientamento della spesa e qualche taglio, per trovare i quattro o cinque milioni di euro necessari per far quadrare il bilancio previsionale 2019. Se da un lato non si aumenta l’Irpef, bisogna poi vedere se le tariffe comunali rimarranno invariate. Agendo sull’Irpef si va a colpo sicuro, toccando direttamente le buste paga dei piacentini. Al contrario, rivedendo i servizi, si rischia di alimentare altra evasione, problema già consistente per le casse comunali dell’ente. Durante la riunione qualche rappresentante politico di Fratelli d’Italia avrebbe segnalato queste riflessioni alla Giunta, che però ha tirato dritto e deciso di non aumentare l’Irpef per quest’anno, per poi stare alla finestra a partire dal prossimo.

Il subbuglio dentro Fratelli d’Italia ha così contrassegnato le ultime ore della maggioranza. Tanto che il consigliere di lungo corso Tommaso Foti, interpellato sul tema, ammette la frizione interna e non si nasconde. «Va bene non aumentare l’addizionale Irpef – si limita a dire l’onorevole e consigliere -, però allora la pratica andava revocata del tutto e non sospesa. Tenerla lì e rimandare al 2020 non mi sembra corretto: noi di Fratelli d’Italia siamo per chiudere i conti con il passato. Quella è una delibera scritta e modellata da una Giunta di sinistra, non può essere la nostra idea. Non si possono fare le cose a metà – è la critica che Foti rileva alla “sua” Giunta - rimandando la questione al 2020: come gruppo consiliare eravamo per la revoca, invece ce la ritroviamo sospesa. Così proprio non va».

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