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Irpef, Trespidi: «Maggioranza ridicola». Rabuffi: «Dilettanti allo sbaraglio»

Mea culpa della maggioranza: «Parliamo troppo con la stampa, non un bello spettacolo il dibattito ma intanto le tasse sono rimaste uguali». L’opposizione infierisce, Cugini scrive una letterina a Babbo Natale sulla Giunta: «Scaricate le colpe sempre agli altri, intanto la città è immobile». Rabboni (Fi): «Solo attacchi personali»

5 STELLE: «GIUSTO AUMENTARE LE TASSE SE CI SONO OBIETTIVI»

Colpisce l’intervento del Movimento 5 Stelle. «L’Irpef l’aumenterei – ha detto il grillino Andrea Pugni - tasse in più per destinarle a obiettivi. C’è ipocrisia sulle tasse, alcune volte serve ad aumentare le tasse, così dal 2019 in avanti dovremmo intervenire. Concentriamoci sulla destinazione di queste risorse, o come coprire il bilancio. Oggi uno spettacolo non piacevole, avete esposto i vostri problemi alla città con le liti. Siete poco organizzati, nella conferenza dei capigruppo ci troviamo a discutere cose che non vengono mai rispettate. Se continuate così non parteciperemo più, così non si lavora».

LE CIVICHE DEL CENTROSINISTRA: «NON UNA BELLA PAGINA»

Critiche anche dalle liste civiche del centrosinistra. «Le persone mi chiedono – è l’osservazione di Roberto Colla (Piacenza Oltre) - se si accoltellano a vicenda in maggioranza, non è stata una bella pagina per Piacenza. Due anni fa ne discutemmo nella passata maggioranza e accettai l’idea della Giunta dell’epoca, anche se non era la mia». «Sentendovi parlare – ha detto Gianluca Bariola (Con Rizzi la Pc del futuro) - mi è venuto in mente che “quando la rappresentanza perde rappresentatività, diventa rappresentazione”. Tutto diventa teatro, a me interessano le decisioni che prendere, non come le prendete. Tutto il resto è comicità. Non comprendere le pratiche non è un valore aggiunto, non significa “essere più vicino alla gente”». Un commento anche da Gloria Zanardi del Gruppo Misto: «Le riunioni di maggioranza non sono utili, fanno più danno che guadagno».

LEGA: «NOI PER IL “NO”». FORZA ITALIA E LIBERALI: «TRESPIDI ESAGERA»

La Lega ha provato a gettare acqua sul fuoco che circonda il centrodestra. «Abbassiamo i toni – ha detto il leghista Davide Garilli -, abbiamo sbagliato fin dal principio. Finché a ogni riunione di maggioranza uscirà sui giornali ciò che viene detto tra noi, si fa il male della maggioranza. Anzi, qualche collega ha voluto far passare alla stampa che la Lega voleva aumentare le tasse. Noi abbiamo chiesto a Passoni se c’erano altri modi per non tagliare, tutto qua». Sintetico il capogruppo del Carroccio Carlo Segalini: «Sull’Irpef la Lega si è espressa per il no». «Mi ritengo offesa – ha dichiarato Lorella Cappucciati (Lega) - dalle parole di Trespidi. Chi pensa di essere un tuttologo mi spaventa assai. Io sono un’infermiera e fatico a comprendere il bilancio. Penso che ogni consigliere abbia il suo bagaglio culturale e opinioni rispettabili. È giusto litigare nelle riunioni interne per poi prendere le decisioni giuste per la città. Nessuno del centrodestra voleva aumentare le tasse. I cittadini mi hanno detto che, se servono per riparare le strade, sono anche disponibili a pagare più tasse: per fortuna ce la facciamo a far quadrare il bilancio senza alzarle. È vero, non abbiamo dato un bello spettacolo ma intanto non abbiamo aumentato le nostre idee. Mi scuso con il sindaco se ora non sente molto vicini i consiglieri». 

«Trespidi non deve urlare certi termini offensivi – ha detto Francesco Rabboni (Forza Italia) - nei confronti della maggioranza. Capisco che aver bloccato l’aumento dell’addizionale Irpef dia molto fastidio, ma l’opposizione ci attacca solo sul piano personale». «Spero che il termine “ridicoli” utilizzato da Trespidi – ha chiesto una rettifica Antonio Levoni (Liberali Piacentini) - non sia rivolto a tutti i consiglieri. Oggi è una giornata positiva perché il sindaco ha raccontato i fatti come sono avvenuti, io confermo la sua ricostruzione. Il capogruppo di Forza Italia si è assunto la responsabilità, e Foti ha accettato quello che Pecorara ha detto. Agogliati non è una istituzione, non è un membro di questo consesso, perciò chiuderei il discorso. Dovremmo fare più riunioni di maggioranza, non meno, perché hanno prodotto grandi risultati».

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