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Cento giorni da sindaco: «Rincorriamo la quotidianità ma ora si progetta il futuro»

Il sindaco Tarasconi al primo giro di boa: «Al lavoro per un cambio di mentalità del Comune, che deve tornare a dare risposte rapide ai cittadini»

«In questi primi cento giorni da sindaco ho dovuto rincorrere molto la quotidianità. Cose arretrate, pratiche arenate, che riguardano la vita dei cittadini. Ripristinare il “pre” e “post” scuola, le palestre non ancora assegnate. Stiamo prestando attenzione all’ordinarietà, ma senza perdere di vista la progettualità». Così Katia Tarasconi, sindaco di Piacenza, commenta i suoi primi cento giorni alla guida di Palazzo Mercanti.

«Ci stiamo impegnando tantissimo – commenta il primo cittadino, eletta lo scorso 25 giugno al ballottaggio. Per far sì che i prossimi quattro anni siano produttivi, occorre impostare il lavoro. È la fase più complessa. Ora faremo le linee programmatiche di mandato, ovvero indichiamo i nostri obiettivi. E imposteremo la riorganizzazione del personale e delle competenze».

Le pratiche ha sotto l’occhio in questi giorni? «Il tema della Ricci Oddi non è banale, nemmeno quello di Asp. Se tu vuoi che nella città le cose funzionino, devi avere delle persone che “trottano”, che ti assomigliano come modus operandi. Sto pensando, oltre ai nuovi incarichi, al Pug con l’assessore Adriana Fantini. L’abbiamo trovato a zero: qualsiasi richiesta che arriva mette in difficoltà il Comune in questo momento».

Tarasconi ricorda anche i primi provvedimenti presi, che diventeranno operativi nei prossimi giorni. «Ora parte il bus gratuito per gli over 70 e verranno piantati i primi quattrocento alberi. L’assessore Matteo Bongiorni sta facendo una ricognizione di tutti i quartieri e delle frazioni. Inoltre stiamo iniziando a pensare a come affrontare il Natale, con il tema dei rincari energetici».

Tutti i sindaci sono preoccupati dai prossimi mesi. «Il tema bollette è fondamentale – osserva Tarasconi - stiamo facendo delle riflessioni. Non solo relativamente a quelle del Comune, ma anche per gli impianti sportivi (le piscine devono essere riscaldate sempre) e delle famiglie piacentine. È in gioco veramente tanto in questo periodo». «Il lavoro da fare – conclude Tarasconi - è molto. Stiamo cercando di cambiare anche la mentalità del Comune, che deve tornare a dare risposte velocemente ai cittadini».

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